Riceviamo e pubblichiamo
I dolori del Giovane Celli
Le dimissioni di Simone Celli non chiudono alcuna fase politica.
Se Eva Guidi, funzionaria di Banca Centrale con un apprendistato politico in AP, rappresenta la discontinuità siamo lontani dalla realtà.
L’unica novità è che il Consigliere Ciacci dell’esanime civico 10 (più o meno il numero degli attivisti rimasti vicini al movimento) ha detto finalmente in un dibattito tv il perché si è dimesso Celli .
Non che Ciacci abbia detto chissà che, d’altronde ciò tutto il Paese lo aveva capito, ma dalla maggioranza nessuno – Segretario Renzi in primis – lo ha mai voluto dire apertamente.
Ciò che si è chiusa, e male, è la sola carriera di Celli.
D’altronde lo stesso Ex Segretario alle Finanze doveva aspettarselo prima o poi.
Sono anni che vive la politica troppo pericolosamente.
Simone poi ha esagerato, in questo biennio, facendo troppo spesso e a sproposito la morale agli altri.
È chiaro che la vicinanza ad AP lo avrà sensibilizzato su questo tema ma non era proprio questa la leva su cui spingere per attaccare gli altri.
Del giovane Celli si dice che, dopo le dimissioni, sia sparito dagli schermi radar.
Chi ne sa dice che stia lavorando ad una corrente di minoranza (ovviamente Socialista) in SSD per far valere il proprio peso.
Se fosse vero, desidererei rivolgergli un benevolo consiglio.
Simone, per un po’ sta sereno.
Se poi l’idea della corrente te l’ha suggerita Marco Podeschi evita calorosamente di seguirla.
Non ti sono bastati i suoi consigli, io le chiamerei sciocchezze, che il tuo mentore ti ha dispensato?
Ma se, da ex PSD –ex PSRS –ex PS – ex Labdem ed SSD, vuoi proprio fare una corrente socialista non perdere tempo: iscriviti, allora, al Movimento Ideali Socialisti guidato dall’Avvocato Fabbri.
Potrebbe essere una bella, coerente e soprattutto “poliedrica” ripartenza”
Un lettore