La nuova riforma dell’Imposta Generale sui Redditi (IGR) approvata a San Marino rischia di penalizzare i lavoratori frontalieri italiani. A lanciare l’allarme è l’Associazione Frontalieri Italia San Marino (A.F.I.S.), che in un comunicato diffuso oggi esprime forte preoccupazione per un aumento del carico fiscale che, secondo le prime analisi, andrebbe a colpire proprio questa categoria, chiedendo un riequilibrio equo e un dialogo con le istituzioni.
Secondo l’associazione, che ha analizzato i dati con esperti fiscali, l’obiettivo dichiarato di un “riequilibrio fiscale” non sarebbe stato raggiunto. Anzi, il combinato disposto tra la nuova IGR sammarinese e le normative fiscali italiane potrebbe tradursi in una “sostanziale penalizzazione economica”. In particolare, per i non residenti, la conversione di alcune voci da deduzioni a detrazioni con soglie più stringenti contribuirebbe a peggiorare il saldo finale. Questo, unito alla ridotta capacità di detrazione in Italia di spese essenziali (sanitarie, mutui, ristrutturazioni), rischia di comportare una riduzione significativa del potere d’acquisto dei lavoratori.
Nel mirino dell’A.F.I.S. finisce anche la cosiddetta “concessione SMAC”, che pur essendo un segnale positivo, “da sola non è sufficiente a compensare l’incremento generale della pressione fiscale”. L’associazione evidenzia come, per ottenere agevolazioni paragonabili al passato, sia oggi necessario sostenere un volume di spese sensibilmente più elevato sul territorio sammarinese. Un aspetto che risulta critico non solo per chi risiede lontano, ma anche per turnisti, distaccati e pensionati, per i quali è quasi impossibile concentrare sul Titano le spese legate alla vita quotidiana.
Per questi motivi, l’A.F.I.S. chiede che San Marino adotti un trattamento fiscale che rispetti i principi di non discriminazione, sottolineando come una marcata differenziazione basata sulla residenza possa apparire in contrasto con lo spirito degli accordi internazionali e con il percorso di integrazione europea della Repubblica. L’associazione sollecita quindi le istituzioni sammarinesi e italiane a “costituire tavoli di confronto per riprendere il dialogo e individuare soluzioni eque”.
Per approfondire nel dettaglio l’impatto della riforma e discutere delle prossime azioni, l’A.F.I.S. ha organizzato un incontro pubblico aperto a tutti. L’appuntamento è fissato per giovedì 4 dicembre alle ore 18:30 presso la Sala Montelupo di Domagnano.















