San Marino. I giovani hanno perso il coraggio delle generazioni passate? … di Paolo Forcellini

Il calo della natalità è diventato una delle emergenze più gravi per l’Italia, un fenomeno che non colpisce solo il nostro Paese, ma anche molte altre nazioni occidentali. Tuttavia, per la nostra Repubblica, questo declino demografico è ormai una priorità alla quale la politica sta cercando, in modo sempre più disperato, di porre rimedio. Ma perché le coppie di oggi, siano esse sposate o conviventi, esitano a diventare genitori? Le cause sono molteplici e complesse.

Innanzitutto, c’è l’incertezza economica: la paura che i propri figli non riescano a trovare un lavoro stabile e sicuro, che garantisca loro un futuro dignitoso. A ciò si aggiungono gli elevati costi che una famiglia deve sostenere quotidianamente, senza contare le spese legate all’istruzione e alla crescita dei figli, che possono sembrare insormontabili per molte coppie. Anche l’impegno lavorativo, spesso totalizzante, spinge molte persone a rimandare il progetto di costruire una famiglia, con la carriera che diventa una priorità dominante.

Un altro fattore, troppo spesso sottovalutato, è la mancanza di sicurezza sociale e personale: viviamo in un mondo in cui le incertezze sembrano aumentare, e ciò può scoraggiare chi pensa di mettere al mondo dei figli.

Ma forse la causa più profonda, e allo stesso tempo la meno discussa, è un cambiamento di mentalità rispetto al passato. Le generazioni precedenti non costruivano famiglie basandosi su meri calcoli finanziari o logiche pragmatiche, ma spinte da un coraggio innato, da un amore genuino e dalla gioia di vedere crescere una famiglia. Oggi, questa spinta sembra affievolita. C’è la sensazione che il coraggio di affrontare le sfide della vita familiare, quel coraggio che animava i nostri nonni e bisnonni, si stia perdendo.

Le politiche attuali, con i loro incentivi economici e i bonus per le famiglie, possono certamente alleviare alcuni pesi materiali, ma non sono in grado di riaccendere quella fiamma interiore, quella spinta emotiva che rende la creazione di una famiglia un’avventura desiderabile e ricca di significato. Non si può comprare il coraggio con sussidi o con la distribuzione di pannolini gratuiti.

È necessario un cambio di paradigma culturale: solo ritrovando la passione, l’amore e l’entusiasmo che hanno animato le generazioni passate si potrà riscoprire il vero significato della famiglia e superare l’attuale crisi della natalità.

Paolo Forcellini