San Marino. I giovani sammarinesi residenti all’estero riscoprono la loro “Terra di San Marino”

Trentatré occhi curiosi che si illuminano davanti a oggetti di un passato mai visto prima. Sono quelli dei giovani sammarinesi arrivati da Francia, Argentina e Stati Uniti per partecipare alla 43esima edizione dei soggiorni culturali.

La tappa di ieri li ha portati alla Casa di Fabrica, sede del Consorzio Terra di San Marino, dove hanno visitato il Museo della Civiltà Contadina e delle Tradizioni della Repubblica. Un vero viaggio nel tempo, tra antiche cucine, stanze del telaio, camere da letto semplici, granaio e utensili che raccontano una San Marino rurale, scandita dai ritmi lenti della terra.

“Ci auguriamo che questa esperienza abbia rafforzato in loro un sentimento di amore per la terra d’origine, restituendo alle nuove generazioni la memoria di tradizioni che non vanno dimenticate”, ha spiegato il presidente del Consorzio Terra di San Marino, Aida Maria Adele Selva.

Non solo storia, ma anche gusto: i ragazzi si sono cimentati nella cooking class “Mani in pasta”, impastando piadina e pasta fresca sotto la guida della zdora Paolina, custode della cucina contadina. Materie prime locali a marchio Terra di San Marino per un laboratorio che si è concluso, naturalmente, con una degustazione facendo assaporare profumi e sapori della nostra Repubblica.

“Ogni anno rinnoviamo l’impegno verso i ragazzi dei Soggiorni Culturali perché crediamo fermamente  che il patrimonio di conoscenze e tradizioni contadine deve appartenere a tutti, soprattutto a chi vive lontano e vuole mantenere un legame forte con la propria terra, rappresentandola e valorizzandola anche nei propri Paesi di residenza”.

Ufficio Stampa