
Politica e corruzione. Nove sammarinesi su dieci pensano che ci sia un legame molto stretto. Per l’80% di loro le cause sono riconducibili ai «rapporti troppo stretti tra politica e affari». Questo sentimento va circoscritto alle persone che hanno risposto ai questionari sulla percezione della corruzione spediti nel luglio del 2014 a 13.446 famiglie del Titano. In 2.232 hanno risposto in 2.232, cioè il 16,6%. A fornire i dati, questa mattina, è stato il gruppo di lavoro che si è occupato dell’iniziativa e che ha illustrato le percentuali emerse dalle risposte delle oltre 2mila famiglie sammarinesi. Un’iniziativa che si allaccia all’attività del Greco, l’organismo del Consiglio d’Europa contro la corruzione che proprio alla Repubblica aveva chiesto di attivarsi in questo senso. E che terrà conto dei risultati in un rapporto che pubblicherà a giugno. Entrando nel dettaglio delle cifre, il 91,35% di chi ha risposto pensa che la corruzione si possa riscontrare nella categoria dei politici, mentre quasi il 59% indica anche i funzionari pubblici del territorio, seguiti in classifica dai colleghi dei settori commercio e industria, con il 45% abbondante. Il 54% circa ritiene che il fenomeno sia diffuso, mentre il 42% lo valuta come presente. Similarmente, il 43% di chi ha risposto ha l’impressione che negli ultimi 3 anni la corruzione sia aumentata, mentre il 36% scarso la giudica come invariata. In questo senso, a indicare un calo è poco più del 7,5%. Ricevere tangenti a San Marino «è una pratica diffusa per il 42% circa, presente” per il 50%, rara per il 5% abbondante». Il motivo? Secondo l’81% di chi ha partecipato al questionario ci sarebbero «rapporti troppo stretti tra politica e affari». Ma il dito viene puntato anche contro «molte nomine di funzionari pubblici non basate su merito e qualifiche», indicate come responsabili da circa il 66% di chi si è espresso. Poco inciderebbe, invece, la crisi economica: a indicarla, infatti, è il 13%. Quando si passa all’attività dei cittadini la musica cambia: l’80% afferma che nessuno, nell’ultimo anno, gli avrebbe «chiesto o si aspettasse una tangente per un servizio dovuto». Ma il 13,5% sostiene di aver vissuto questa esperienza almeno una volta. Il 52,5% afferma inoltre di non aver mai denunciato fenomeni di corruzione, anche piccoli. Una percentuale alla quale si affianca quella di chi le segnalazioni le ha fatte: il 13,12% di chi ha risposto. A destare sospetti verso i corrotti, secondo quasi tre sammarinesi su quattro, sarebbe «l’inspiegabile tenore di vita di alcuni soggetti rispetto al loro lavoro». Ma anche la «mancanza di fiducia nelle istituzioni». Il Resto del Carlino