San Marino. “I poteri dello Stato non sono più in equilibrio”

E’ evidente a tutti che c’è una parte di maggioranza che è finita in un gioco più grande di sé. Lo ha ben spiegato nel suo riferimento in comma comunicazioni il consigliere del Psd Iro Belluzzi che ha detto: “La richiesta di fare sistema e squadra nasce dalla consapevolezza che la maggioranza non esiste più. Io apprezzo tutto ma un mea culpa per i disastri fatti è ben poca cosa. Oggi ci troviamo con un buco di un miliardo e 200milioni che sono il frutto dell’azione degli allora vertici di Bcsm portate avanti anche da qualcuno che ha agito dietro alle spalle di chi pensava che il percorso fosse quello giusto. Va riconosciuto almeno a Civico10 e a gran parte di Ssd il sostegno a questa Bcsm per riuscire a fornire il quale si è chiesto un tacito aiuto alle opposizioni. Il rischio che correva il Paese era l’attacco a Bcsm per far saltare e mettere un freno al percorso che era necessario. Sono scese in campo le forze di opposizione, si era consapevoli che senza il nostro aiuto i poteri forti avrebbero continuato a imperversare”. Ma è ora necessario secondo Belluzzi che chi ha chiesto il cambio di passo fornisca la prova del nove e vada fino in fondo. “Se veramente volete dare il segno di un cambiamento, date la possibilità in commissione finanze a tutti di leggere cosa ha scritto Savorelli su Carisp. Rimettiamo sul tavolo tutti quegli elementi che purtroppo sono rimasti oscuri fino ad oggi. Non si deve assolutamente dare la possibilità all’araba fenice di risorgere”. Se poi si vuole andare verso una nuova maggioranza – per come la vede il consigliere della Dc Massimo Ugolini – non si può non passare per le consultazioni elettorali. Non secondaria, negli scenari che si potrebbero aprire, la vicenda che ha visto coinvolto il Tribunale. E così Ugolini nel suo intervento in comma comunicazioni, ha toccato corde molto sensibili parlando di un argomento evidentemente spinoso. “Il rispetto della magistratura deve essere totale – ha riflettuto – deve avvenire però anche in senso contrario. Quello che si è letto in questi giorni non può essere ignorato. Noi non dobbiamo mai ingerire e tuttavia non è accettabile dal punto di vista politico venire a conoscenza che la magistratura fa uscire informazioni coperte da segreto istruttorio o dà suggerimenti alla politica su come svolgere le proprie azioni”. Ha proseguito sullo stesso solco il collega di partito Marco Gatti: “non c’è più rispetto istituzionale, non vengono più rispettate le leggi, pensate a cosa è il Tribunale oggi, non ne dovrei parlare ma invece ne parlo. Non ho sentito nemmeno un membro di governo dire di aver letto l’ordinanza su Buriani dove Buriani è indagato per una serie di fatti gravissimi. La parte lesa indaga su se stessa, fa il giudice inquirente di se stesso. E’ normale un giudice che fa gli incontri con i politici per parlare di politica – non di problematiche della giustizia – per preparare gli atti politici successivi e il giorno dopo è nata questa maggioranza? Io non so quanti possono aver fatto di queste cose però se mi permettete io credo che i poteri dello Stato per essere credibili abbiano bisogno di una divisione ben chiara dove ognuno sta nei propri confini. Bisogna uscire subito da questo tipo di logica. La nomina del dirigente del Tribunale è una nomina politica per continuare a gestire politicamente il Tribunale. Qualcuno ha interesse che non si esca affatto da questa logica”. Che i poteri dello Stato non stanno più in equilibrio lo ha affermato con forza anche il consigliere del Ps Denise Bronzetti: “I poteri dello Stato non stanno più in equilibrio. Il Parlamento non fa più il parlamento, è succube del potere esecutivo, i due poteri dello stato legislativo e esecutivo soffrono l’egemonia del terzo potere dello stato. E’ ora di smettere con questi giochi: qualcuno in maggioranza sapeva benissimo che a fronte del nostro impegno sul provvedimento salvabanche si sarebbe dovuti arrivare ad una presa di coscienza e successiva dichiarazione che l’esperienza di governo era finita. Dichiarate il vostro fallimento, diteci cosa volete fare”.

Repubblica Sm