Quando venne introdotta la San Marino card le cassiere dei supermercati della Repubblica minacciarono un suicidio di massa.
La Smac fa fare il fu- mo ai tabaccai della Repubblica. La nuova legge che prevede l’utilizzo della San Marino Card passiva (l’equivalente italiano dello scontrino fiscale) non piace alla Federazione sammarinese dei tabaccai e in una nota sottolinea che “in un periodo di crisi per il dettaglio e il commercio, il Governo del Titano, anzichè attuare iniziative di sostegno per le attività, promulga decreti che tendono a penalizzarci e a frenare lo sviluppo”.
La Smac è stata introdotta per incentivare le vendite e gli acquisti a San Marino ma per la Fst è “come un boomerang che farà sì che la maggior parte dei clienti preferirà fare acquisti altrove -prosegue la nota- pur di uscire dal Grande Controllo dello Stato che tale strumento diverrà”.
“Entrando nel merito -continuano i tabaccai- riteniamo altamente penalizzante l’utilizzo della Smac passiva sulla vendita di tabacchi, francobolli, marche da bollo e altri generi di monopolio è inutile”. Inutile perchè è lo Stato che vende tali prodotti agli esercenti e secondo la Fst è possibile fare verifiche in qualsiasi momento.
Ma il cardine della lamentela è la gestione del Pos: “Emettere continui scontrini per un solo pacchetto di sigarette oppure per un francobollo è solo una rimessa” .
In Italia , in effetti, i tabaccai sono esentati dall’emettere scontrino fiscale sulla vendita dei prodotti di monopolio. Poi, la Smac passiva “essendo direttamente collegata alla linea telefonica -prosegue il lamento della Fst- non permette l’emissione in tempi brevi dello scontrino” per cui oltre a essere penalizzante per i costi “diviene pure penalizzante per la gestione dell’attività”.
E in coda alla nota i venditori di fumo del Titano minacciano: “I 32 tabaccai presenti all’assemblea, all’unanimità, hanno deciso che lotteranno in tutte le sedi opportune e con tutti i mezzi disponibili, per il rispetto dei propri diritti e per tutelare le proprie attività commerciali”.
Insomma, il Fisco a San Marino non piace a nes- suno e quando venne introdotta la Smac le cassiere dei supermercati della Repubblica minacciarono un suicidio di massa perchè a loro sembrava di impazzire a strisciare una tessera in più a ogni transazione.
Oggi quelle lamentele non si sentono più e l’utilizzo della Smac è diventato normale. Speriamo che i tabaccai non mandino tutto in fumo.
La Tribuna