San Marino. I vaccini arriveranno fine gennaio/inizio febbraio, aveva detto il Segretario. E invece arriveranno anche prima! … di Alberto Forcellini

Firmato il protocollo d’intesa con la l’Italia per la fornitura dei vaccini e la loro consegna in sicurezza per la Repubblica di San Marino. Lo ufficializza una nota congiunta Esteri e Sanità, che spiega dunque anche il motivo della trasferta romana di lunedì del SDS Beccari. Ma non è stato un fulmine a ciel sereno. Quando si lavora sui canali diplomatici, ci vuole tempo, pazienza e costanza, nonché tanta credibilità. Per raggiungere un risultato oggi, bisogna essere partiti molti mesi addietro e non bisogna fare passi falsi. Tra l’altro, il fatto che San Marino si sia inserito nel piano vaccinale europeo, pur non essendo Stato membro, grazie appunto agli ottimi rapporti con l’Italia, è un ottimo risultato, né banale, né scontato. Questo fa sì che la nostra piccolissima Repubblica possa accedere a tutte le forniture vaccinali che L’Europa sta acquistando, e acquisterà, ma mano che arriverà l’approvazione delle agenzie internazionali del farmaco. Meglio che andare da soli verso queste multinazionali della ricerca a chiedere: vorremmo comprare 30 mila dosi. Che cosa? Noi ci muoviamo per almeno 500 milioni di dosi. Ci mandi una mail… Come dire: saluteme a soreta! Ammesso che capiscano il napoletanto…

Per voce del SDS Ciavatta, ieri in conferenza stampa all’ISS, veniamo a saper che tecnici del Centro Farmaceutico e Protezionale Civile stanno lavorando per l’arrivo del primo approvvigionamento. Che, in base alle percentuali già avute dall’Italia e alla quote spettanti a San Marino (1 su 1700) sarà circa di 450 dosi. Poi, altri arrivi scaglionati. Il grosso, come per tutti i Paesi, arriverà in primavera, tra marzo e aprile. Quando saranno a disposizione molte marche di vaccini. Ma intanto si comincia. Quando? Il SDS non dà una data precisa, forse per scaramanzia. Anche perché ha visto benissimo cosa è successo altrove, quanti problemi, quanta confusione si è creata con i primi arrivi: dosi che mancavano, personale insufficiente, siringhe sbagliate, gente chiamata in massa e non scaglionata. Il putiferio in tantissime località. Meglio essere prudenti. Per fortuna San Marino è piccolissimo, e certe problematiche non esistono, anche perché il Comitato vaccini ha già predisposto un piano vaccinale, peraltro presentato anche all’Italia (così non ci sono fraintendimenti, o informazioni diramate sotto banco). Pronta la lista delle priorità, la logistica di somministrazione, il documento del Comitato di bioetica e anche la campagna vaccinale per informare tutti i cittadini, che aspetta solo lo start. Alla faccia di quelli che dicono che all’ISS non fanno niente!

Insomma, siamo finalmente tranquilli? Spente tutte le polemiche? Macché! Mentre andava in onda la conferenza stampa in diretta streaming, la chat si è riempita di commenti al limite del dileggio: ma come, non siamo in Europa e andiamo a chiedere i vaccini all’Europa? I soldi che ci doveva dare l’Italia per le chiusure di Natale, dove sono? Non possiamo fare a cambio coi vaccini? Siamo l’unico Paese che ancora non ha cominciato. Dai, potremmo essere vaccinati tutti in una settimana. Questi vaccini, non si sa quando arriveranno, solo parole. Parla, parla, ma siamo sempre in alto mare. Ancora non ha detto niente (riferito al Segretario Ciavatta, ndr). Ovviamente vi risparmiamo gli errori di grammatica, di lessico e di sintassi, che sono ben diversi dai refusi. In certi casi, bisogna rileggere il testo più volte per capire cosa c’è scritto. Gente che non ha neanche la più pallida idea di come si scrive in italiano, ma crede di sapere tutto sui vaccini e come si fa ad averli. Oltre tutto, se stesse ad ascoltare, si risparmierebbe la brutta figura. Persone che si credono in diritto di avere tutto, subito e gratis. E per quale motivo, di grazia? Perché siamo sammarinesi? Bell’esempio di sammarinesità! Però, non hanno tutti i torti a pensarla così, se ci sono organi di informazione che fanno il count down delle giornate senza vaccino.

E allora forse è meglio rinfrescare un pochino la memoria. “Vaccino Covid: a San Marino somministrazione prevista da fine gennaio. Dosi per 25mila persone fornite sulla base di un protocollo d’intesa col Ministero della Salute Italiano, in via di sottoscrizione”. Così titolava un servizio tivù dell’11 dicembre scorso, ripreso da molti giornali, compreso Giornalesm. Era una porta aperta alla speranza, che però a molti non è piaciuta, o non è interessata, perché si preferisce la solita strumentalizzazione politica, giocata sugli istinti più bassi del genere umano. Non siamo neanche a metà gennaio, e i vaccini sono in dirittura d’arrivo. Non vediamo l’ora che cominci il Consiglio per sentire cosa si inventeranno Libera e RF per trovare errori, lacune, difetti, o per inalberare quel colpevole silenzio già sperimentato su un altro tema delicatissimo, come quello della giustizia. Sul quale, come si ricorderà, hanno passato mesi a urlare di restaurazione, di fallimento e di annullamento della democrazia. Ora tutto tace, forse perché è fallita la loro love story con l’Alberto nazionale?

a/f