San Marino. I voti ai segretari di Stato anno 2022 secondo il direttore di GiornaleSM Marco Severini – prima parte

E’ la prima volta che diamo i voti ai segretari di Stato e quindi al Governo. Li avevo dati al segretario Arzilli ma è meglio sorvolare…

Si è scritto molto, anche su GiornaleSM dal sottoscritto e dai nostri editorialisti indipendenti, su di loro e su quanto hanno fatto e non fatto.

Indubbiamente è difficile gestire uno stato e molte cose si potevano fare o fare meglio (vedi la questione cot, rifiuti, bollette, energia e bacino idrico ecc.ecc.). E’ anche vero che venivamo da un governo come quello di Adesso.SM che è stato uno dei peggiori degli ultimi tempi. Carte giudiziarie alla mano sono state compiute scelte scellerate e dato il paese in mano a entità straniere che non avevano nessun problema ad affossare lo stato e a depredarlo delle sue ricchezze (i tre decreti fatti dai collaboratori di Confuorti gridano ancora vendetta e nessuno ha pagato penalmente per quell’abominio).

Non capisco come faccia ad essere impunito, non sia stato oggetto di provvedimenti di sequestro, ma anzi giri tranquillamente per il paese come se nulla fosse successo chi ha contribuito alla vergogna di quanto accaduto durante il governo Adesso.SM.

Il fondo pensioni ha subito importanti perdite che non sono state risanate, si sono fatte scelte sciagurate ed immotivate come la chiusura di Asset banca – che giustamente ci costerà caro – e soprattutto si è dovuto ricorrere al debito pubblico per sistemare le finanze depredate in quel periodo. Il governo successivo, con pregi e difetti, ha dovuto prendere in mano un paese devastato sotto ogni punto di vista al pari di uno uscito da una vera e propria guerra. Nessuno può dire diversamente.

Ma veniamo ai voti ed alle motivazioni.

Cercherò di essere più corretto possibile evidenziando i vari aspetti, seppur nell’esiguità delle poche righe a disposizione, che hanno caratterizzato per ognuno le proprie segreterie. La media che ne esce è una sufficienza piena dell’intero esecutivo che, come detto, si è dovuto, in questi anni, destreggiare su problemi portati da altri.

Stiamo pensando come GiornaleSM di pubblicare una votazione trimestrale/semestrale sull’operato dei singoli segretari di stato e forse dei segretari politici di ogni partito/movimento. Vedremo se lo lo riusciremo a fare.

Ecco i voti:

LUCA BECCARI – Esteri Voto 6+. Potrebbe far meglio perchè ha notevoli potenzialità ed ha fatto vedere che è molto disponibile al dialogo, dote rara per un politico. Il segretario Beccari in questi anni ha lavorato duramente, al pari di tutti i segretari di stato, ma molte volte non è riuscito a far conoscere adeguatamente quanto fatto: manca notevolmente, a mio giudizio, sul lato della comunicazione. Non è riuscito a far conoscere adeguatamente e nel giusto modo le sue proposte e quanto realizzato. L’accordo di associazione ancora per moltissimi è fumoso se non ignoto e pochi, se non pochissimi, sanno di che cosa si tratti; la cittadinanza vorrebbe probabilmente essere più coinvolta in scelte dirimenti che potrebbero stravolgere la vita di tutti noi. Anche per il DES i sammarinesi non hanno capito a sufficienza se è una vera rivoluzione che potrebbe portare benefici al paese oppure se è l’ennesima boutade in stile Ali Turki. Sinceramente credo che sia molto interessante ma vorrei capire meglio ogni sfaccettatura del progetto e come me penso sia interessata tutta la cittadinanza: le pillole di Des sono molto interessanti ma non bastano. Voto 6+ anche se può davvero prendere voti molto più alti. Parola d’ordine condivisione e comunicazione. Nulla da dire sull’impegno e sulla persona.

MARCO GATTI – Finanze voto 7-. Il segretario Gatti è riuscito in una cosa che era impossibile fare visto come Adesso.SM aveva lasciato il paese: pagare gli stipendi della PA senza saltare una mensilità (che non era una cosa scontata visto il disastro ereditato), avere un rapporto sano e soprattutto costruttivo con il sistema bancario e BCSM e risolvere il vergognoso problema del bilancio di Carisp dei -534 milioni di euro. Tutte cose che è riuscito a fare. Da notare inoltre che sta chiudendo il bilancio statale 2022 in attivo, con una liquidità a dicembre di circa 88 milioni di euro (lo scorso anno era in negativo quindi senza liquidità) e la prossima riforma IGR è già pronta. Ottima la questione dell’acquisto dell’immobile per Giochi del Titano: problematica annosa che va quanto prima risolta perchè potrebbe portare ancora più gettito per lo stato. Uniche pecche: la non chiusura dell’accordo soci ASSET, i quali sono costretti ad adire le vie legali per il risarcimento del danno subito e le mancate risposte al Comitato dei correntisti Banca Cis. Però è ovvio che con questi risultati il voto non può che essere positivo. Sarà interessante vedere che cosa potrà fare nel 2023.

ROBERTO CIAVATTA – Sanità voto 5,5. Quello che scriverò deve essere da sprone per fare meglio. Il segretario Ciavatta è un ottimo comunicatore e le sue idee sono apprezzabili però i risultati purtroppo non ci sono stati, soprattutto nel campo dell’organizzazione dei servizi. Questa è la verità! A pesare moltissimo sulla formazione di questo voto, che sarebbe stato un 5 visto il disastro non solo nella gestione del COT tutt’ora palesemente inefficiente, c’è il fatto che è stata portata a casa la Riforma previdenziale, la legge sugli specializzandi ISS e la legge sul comitato di bioetica. I disservizi sono però evidenti, le pesanti proteste dell’utenza sono all’ordine del giorno e la spesa sanitaria negli ultimi anni è salita alle stelle. So, per certo, che il Segretario Ciavatta può far meglio e magari raggiungere un buon voto nella prossima votazione trimestrale. Voto 5,5

MASSIMO UGOLINI – Giustizia Voto 8. Il segretario Ugolini ha portato a casa, e bene, tutti gli obiettivi che si era prefissato. Ha fatto tutte le riforme che aveva dichiarato di fare, e non sono riforme di niente come la legge sulla famiglia, legge ordinamento giudiziario, astensioni/ricusazioni, e soprattutto il codice di procedura penale. Non c’è altro da aggiungere. Per il 2023 aspettiamo la riforma sulla ragionevole durata dei processi e l’informatizzazione (finalmente) del Tribunale.

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