San Marino. Ieri sera a Palazzo Pubblico (Rtv) la domanda sulla Giustizia al Segretario Renzi da parte del cons. Riccardi

Cons. Riccardi: ‘‘Io Segretario ho una domanda molto breve. Ho fatto una riflessione in merito all’intervento in comma giustizia. E le chiede se secondo lei, sotto la sua guida, il grado di fiducia, negli ultimi due anni, che i cittadini hanno nei confronti del tribunale a che punto è? E’ migliorata? E’ peggiorata? Ci sono stati dei passi che rifarebbe in maniera diversa?”

Segretario Renzi: ”Assolutamente no, non c’è nessun passo che farei in maniera diversa glielo dico sinceramente. Seconda cosa, però, rispondendo alla sua domanda se il termometro della percezione della nostra popolazione in ordine alla funzionalità del tribunale fosse determinato da questo o da quel Segretario alla Giustizia avremmo risolto miriade di problemi in questo paese e li avremmo potuti risolvere prima, li avremmo potuti risolvere oggi. Purtroppo è molto più complessa la questione; gli operatori della giustizia non sono: il magistrato dirigente, tutti i magistrati che operano nel tribunale, l’ordine degli avvocati e dei notai, tutto il personale amministrativo e non che lavora all’interno del tribunale. Il compito del Segretario alla Giustizia è che tutti questi soggetti possano lavorare al meglio e quindi entrare certe volte nelle competenze che hanno e certe volte starne fuori perché è giusto che questi organismi ragionino assolutamente tra di loro. Però io le dico la sincera verità, le cose che sono state fatte andavano certamente fatte e questa domanda di fare queste cose non veniva dal Segretario della Giustizia. Anzi il Segretario della Giustizia si è fatto interprete di vari gridi d’allarme che sono provenuti non solo dall’interno del tribunale.”