INFORTUNIO SIG. BOCCHINI MIRCO DEL 20.05.2013 ALLA CARTIERA CIACCI.
Trauma cranico e facciale – Processo per lesioni colpose Art.164 c.p., udienza del 9 Ottobre 2015 presso il Tribunale Unico e Commissariale della Repubblica di San Marino – Giudice di primo grado Commissario della legge Avv.Roberto Battaglino
Sig. Bocchini Mirco era caduto, nel maggio del 2013, nel vuoto dalla Cartiera Ciacci mentre stava effettuando una manutenzione a quasi cinque metri di altezza presso la Cartiera Ciacci di Gualdicciolo e proprio su questo argomento – il 22 maggio 2013 – la Csu aveva scritto, in un suo comunicato, queste frasi: ”Solleva forti interrogativi il gravissimo infortunio del lavoratore della Cartiera Ciacci che ora versa in prognosi riservata all’ospedale di Stato dopo essere precipitato dal tetto della fabbrica riportando un’emorragia celebrale e fratture al cranio, alle costole e ai polsi. In primo luogo la CSU esprime al lavoratore infortunato tutta la propria solidarietà e l’augurio di una pronta guarigione.Dalle ricostruzioni emerse sembra che il lavoratore non fosse provvisto dei necessari sistemi di sicurezza, e ciò è ancor più inspiegabile considerando l’estrema pericolosità di una operazione di riparazione effettuata a oltre cinque metri di altezza.”
Anche David Oddone, La Tribuna, si era occupato dell’argomento scrivendo: ”Bruttissimo incidente ieri pomeriggio intorno alle 17 alla cartiera Ciacci di Gualdicciolo. Un dipendente italiano della ditta infatti è volato giù dal tetto. L’uomo, classe ’66, era impegnato a fare dei lavori di riparazione, quando per motivi al vaglio della polizia civile è franato a terra da un’altezza di 5 metri. Un impatto terribile. Il lavoratore non sarebbe in pericolo di vita, ma a causa della gravità delle ferite la sua prognosi resta riservata. A quanto si apprende l’infortunato non stava usando i dispositivi di sicurezza individuali adeguati: questo come del resto la dinamica dell’infortunio sarà materia di investigazione da parte degli uomini della polizia civile.
Ieri un’udienza del processo che vede coinvolti come imputati Zavoli Maria, Zampetti Adriano, Ercolani Nicola, Pieretti Massimo, Nani Claudio.
Non si è costituita la parte civile per il Bocchini.
Periti sono: Ing.Cesarini, Ing.Ragazzini, Ing.Casagrande.
Testimoni: Ispettore Gattei, Rossi Rossini Sabrina e Ambrogio non è presente il consulente di parte Castellani . Si passa all’escussione dei vari testimoni e/o tecnici.
Testimone Ing. Cesarini.
Le violazioni sono inserite nei vari verbali.
L’aspetto principale è che si stavano eseguendo lavori superiori ai 2 metri e cioè a 4,80 e non c’erano protezioni verso il vuoto.
L’infortunato è scivolato verso il vuoto perchè è venuta a mancare la presa sul dado che stava avvitando. Le cinture di sicurezza potevano essere adottate ma con ulteriori sistema di ancoraggio, da sole erano insufficienti. La cinture di sicurezza erano presenti nel magazzino dei manutentori, ma i dipendenti non le usavano perchè non avevano nemmeno fatti i corsi per queste cose.
Seconda osservazione. Carenza valutazione di rischio per queste problematiche perchè un paio di volte all’anno andava riparata o sostituita questa tubazione. Probabilmente è stata sottovalutata questa situazione di pericolo.
Carenza anche di attività nella vigilanza da parte dei datori di lavoro. Infatti omettevano di impedire ai lavoratori non abilitati a quel lavoro l’accesso da una scala, cioè questa non era stato impedito. Si trattava di smontare questa tubazione distante al bordo circa 70-80 cm.
Adr. (A domanda risponde). E’ vero che la struttura Cartiera Ciacci è un impianto complesso. Ho scritto che c’era un percorso tortuoso e passaggi stretti per raggiungere da questa strada. Il Sig. Bocchini ha dichiarato di aver effettuato un corso per manutenzione di lavori di alta quota. Ma non abbiamo prove di questo.
Adr. Avevamo dato delle prescrizioni di sicurezza che sono state eseguite. C’è stato un fattivo miglioramento della sicurezza dopo le nostre richieste.
Adr. Violazione scala non protetta che potevano accedere tutti. La scala portava solo a quella postazione.
Testimone Ing.Ragazzini
Confermo l’elaborato a mia firma.
Adr. C’era una possibilità di aggancio veloce per le cinture di sicurezza che potevano essere state predisposte ma non sono state predisposte. Cioè non c’erano degli agganci che potevano essere utilizzati nel caso di un intervento urgente.
Sono al corrente che sia stato nominato il Dott. Zampetti responsabile della sicurezza e non ho nulla da eccepire.
Adr. Ci sono alcune figure individuo come responsabili e cioè Peretti Massimo, dirigente, e Nani Claudio, quest’ultimo negligente perchè doveva, quando ha commissionato l’intervento da parte dell’infortunato, doveva dire all’infortunato doveva dare tutte le prescrizioni per impedire l’infortunio.
Ing. Casagrande (perito di parte)
Adr. Ho fatto parte del collegio peritale ed ho fatto parte del collegio CPT. Ci sono dei rilevi sulle distanze tra il bordo del tetto e il margine che sono quelli riscontrati dalla Polizia Civile. Qualora si fosse agganciato a tubi vicino, questi potevano reggere in quanto erano ben fissati. Confermo che la Cartiera aveva organizzato corsi di sicurezza per interventi in alta quota.
Per raggiungere la scala, venendo dal piazzale, era visibile solo la prima scala ma non quella interessata. Per arrivare a questa, alla seconda, si doveva passare per un percorso molto tortuoso ed angusto, addirittura si doveva passare sotto un condizionatore.
Adr. Il dipendente Bocchini Mirco aveva già esperienza per quello che doveva fare ed aveva eseguito dei corsi per quel determinato lavoro. Aveva frequentato un corso di formazione, ma non ricordo se in quota o meno.
Ispettore Gattei, Polizia Civile.
Adr. E’ vero che la struttura della Cartiera Ciacci sia molto tortuosa. E’ vero che per andare a dove è avvenuto l’incidente il percorso era molto tortuoso, non era diretto. E’ emerso, nel corso dell’interrogatorio, che il dipendente Bocchini ha dichiarato che ha frequentato un corso di manutenzione ad alta quota.
Adr. Ho avuto modo di constatare che in azienda ci fossero degli strumenti di sicurezza a disposizione dei dipendenti. Le imbragature c’erano e si potevano utilizzare.
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Nani Alberto fratello dell’imputato, Rossi Gianluca, Rossini Ambrogio e Rossini Sabrina non vengono sentiti come testimoni perchè considerati ininfluenti nell’economia processuale.
L’udienza viene sospesa e si aggiorna al 9 novembre 2015 alle 09,00