Lo Stato riscuote troppo poco dagli affitti di sue proprieta’, ma spende cifre fuori mercato per l’uso di edifici privati. Sinistra unita torna sulla questione dell’Ifp, Istituto finanziario pubblico, passando per il nodo della malagestione del patrimonio immobiliare dello Stato. In un’interpellanza presentata oggi alla segreteria Istituzionale e firmata dal capogruppo Francesca Michelotti, Su sottolinea la “necessita’ di delegare i compiti di questa gestione, che e’ di natura eminentemente tecnica e amministrativa, in capo a uno degli uffici pubblici che gia’ possiede o e’ in grado di formare internamente le competenze richieste”. A riguardo, viene bocciata l’ipotesi di delegare la materia, come previsto dal provvedimento di legge avviato all’iter consiliare, all’Ifp, che risulta una proposta “sovradimensionata allo scopo e certamente non risponde alle esigenze, che richiedono prima di tutto l’autonomia e la responsabilita’ dell’azione amministrativa”. Di qui, la richiesta rivolta al governo di “conoscere quali sono gli intendimenti della sua condotta sulla gestione degli immobili di proprieta’ pubblica allo scopo di potenziarne la redditivita’ e l’utilizzo, e sul contenimento dei costi relativi ai fitti passivi pagati dallo Stato per l’uso di immobili di proprieta’ privata”. Non solo, Michelotti richiede in dettaglio gli elenchi delle proprieta’ pubbliche utilizzate dallo Stato; quelli non utilizzati, gli immobili ceduti in affitto a privati, quelli di proprieta’ privata locati allo Stato, con tanto di informazioni sul tipo di contratto e costi. Dire
