Mi sveglio alle 7:30 e dopo una abbondante colazione mi metto in cammino. Fin dai primi passi capisco che sarà una lunga e dolorosa giornata, il ginocchio sinistro mi fa male e la gamba destra è dolorante. All’uscita di Triacastela si costeggia la strada asfaltata fino a San Cristovo do Real. Qui il paesaggio è molto bello e anche se è caratterizzato da saliscendi che mettono in difficoltà il mio ginocchio, è un’ambiente piacevole e verdeggiante fino a salire alle case di Renche. Le frazioni si susseguono a poca distanza l’una dall’altra, in un territorio ondulato e agricolo dall’aspetto antico: dopo Renche è la volta di Lastres e Freituxe, dove una breve salita permette di raggiungere San Martino do Real. Supero la strada mediante un tunnel e finalmente arrivò all’imponente monastero di Samos. Qui devo fermarmi, il ginocchio mi fa troppo male, così entro in un bar e chiedo del ghiaccio che metto sul ginocchio. Dopo 20 minuti sto un po’ meglio e sono pronto a ripartire. Supero le frazioni di Foxos e Teiguín, salendo quindi verso le case di Pascais. Poi una discesa mi porta fino a Veiga de Reiriz. Devo fermarmi di nuovo, prendo una pastina di ibuprofene e sedendomi su una panchina mangio un’arancia. Mancano ancora poco meno di 10 km e mentre mangio cerco di capire come poter arrivare a Sarria. Faccio un po di stretching, ma sento troppo male, l’infiammazione alla gamba si sta aggravando. Ciò nonostante riparto, ormai demoralizzato, cammino molto lento ma pian pianino arrivo finalmente a Sarria. È stata molto difficile, sia fisicamente che psicologicamente, però ad oggi mancano solo 100 km a Santiago e questo mi risolleva un po il morale.
