La serata ad Estella e’ degna di nota, Andrea cucina la pasta e tutti ci riuniamo attorno alla tavola per cenare e brindare con un bicchiere di vino.
Alle 6:30 di mattina mi sveglio, un’altra notte insonne a causa delle sinfonie della signora che dormiva accanto al mio letto.
Faccio colazione, dormono ancora tutti, tranne Yuna che è già sveglia e sta guardando qualcosa al cellulare. Scendo nella sala commensale e mi preparo la colazione.
Poco dopo arrivano anche gli altri membri del gruppo ed alle ore 7:30 partiamo per Los Arcos, circa 22km.
Dopo una passeggiata tra le strade del centro, dove sono presenti alcune chiese, si esce da Estella e proseguendo per una strada asfaltata si giunge fino al monasterio de Irache, dove si trova una fonte che getta vino.
Lo assaggiamo tutti, un vino buono, senza infamia e senza lode, ne metto un po dentro la borraccia misto all’acqua.
Tutto intorno il paesaggio e’ dominato da vigneti, proseguiamo attraversando la statale, per entrare in un boschetto che, seguito da una discesa, conduce ad Azqueta.
E’ una giornata molto calda ma per fortuna ventilata, il panorama attorno e’ molto verde ed e’ un vero toccasana per lo spirito. Lungo la via si incontrano solo due frazioni: Ubiola e Luquin e, proseguendo quasi sempre in linea retta, si attraversano campi coltivati fino a raggiungere le prime case di Los Arcos.
E’ stata una giornata molto faticosa per la mia caviglia che non accenna a migliorare, ho provato a tenere una calza elastica fino a 10 km da Los Arcos ma ad un certo punto mi sembrava di andare a fuoco, così, mi fermo, la tolgo e procedo senza. Gli ultimi 4 km sono stati davvero duri perché ancora una volta non era presente acqua lungo il cammino… ma ancora una volta sono giunto alla fine della tappa. Domani Logrono (28 km)
Marco Bollini