San Marino. Il cammino sino a Santiago di Compostela del sammarinese di Marco Bollini. Da Villafranca del Bierzo a Vega de Valcarce

Schermata 2015-03-28 alle 21.38.56A Villafranca mi fermo nell’albergue a conduzione familiare “Ave Fenix”. Qui conosco Paco, un ragazzo spagnolo di trent’anni che è assieme a dei suoi amici anch’essi spagnoli. Mi racconta che assieme a loro c’è un signore che è da 5 anni che non fa altro che camminare. Ha visitato l’Italia, Gerusalemme ed ora vuole fare per l’ennesima volta il cammino di Santiago. Alle 20:30 ci riuniamo tutti attorno alla tavola e prendendoci per mano, formiamo un cerchio. A questo punto l’ospitalero recita un rito bene augurante, dopodiché iniziamo a cenare. Finito di mangiare, ci trasferiamo nel cortile dell’albergue mentre l’ospitalero, inizia la pratica della Quemada, un antico rituale che serve ad allontanare le streghe e gli spiriti maligni. Dopodiché andiamo tutti nei dormitori. La mattina seguente verso le 7 mi sveglio e dopo una abbondante colazione mi metto in viaggio. Il primo tratto di strada è in pendenza e la pavimentazione della strada è fatta di sassi, il che non aiuta molto il mio ginocchio, dandomi fastidio fin dai primi passi. Abbandono Villafranca e costeggiando la strada principale arrivo a Trabadelo. Il cammino prosegue in una valle nelle quale corrono, non lontano dal fiume, sia la strada N IV sia l’autostrada. Qui è un giocoforza seguire il tracciato della statale,talvolta al di sotto degli imponenti viadotti, e a tratti si cammina lungo un orribile tracciato asfaltato separato dalla strada principale da blocchi di cemento, fino a raggiungere Pereje. Oltrepassato questo paesino arrivo tra le prime case di A Portela de Valcarce. Il male al ginocchio è ormai molto forte, tanto da farmi zoppicare, mi fermo e mi infilo il tutore elastico al ginocchio. Mi fa sempre male ma un po meno. Stringo i denti e vado avanti. Una via secondaria mi conduce a Ambasmestas e infine a Vega de Valcarce. Qui decido di fermarmi per riposare il ginocchio, poiché domani il percorso sarà praticamente tutto in salita e dai 630 m sul livello del mare, arriverò finalmente a O Cebreiro che si trova ad un’altitudine di 1296 m.