Dopo aver scritto, e probabilmente solo noi – ma capisco il comportamento di tutti gli altri media -, dei fatti che hanno coinvolto il segretario politico di Libera Matteo Ciacci mi ero ripromesso di allentare la morsa e di lasciare andare gli eventi, anche perché avevamo scritto abbastanza ed informato in maniera esauriente, per quello che si poteva, i nostri lettori.
Però non trovo che sia giusto far scendere il silenzio dopo un fatto di questa portata. La violenza, soprattutto se di genere, è una cosa abominevole ed è la prevaricazione del più forte verso il più debole.
Ed allora non ci sto!
Non è che non bisogna parlarne perché è un politico, ed in questo caso di primo piano.
Non è che non bisogna parlarne perché è il leader del maggior partito di opposizione ed il più grande della sinistra.
Io dico no.
E’ invece opportuno parlarne e continuare ancora, proprio per i motivi espressi qui sopra. Nulla di personale, anzi Matteo mi sta anche simpatico, ma è un politico, votato dai cittadini sammarinesi che non si aspettano di certo queste condotte, e non può comportarsi in quel modo. Sia come uomo che come politico.
Ed allora da LIBERA venga un forte e chiaro messaggio: NO ALLA VIOLENZA, come peraltro detto anche dai consiglieri Muratori, che stimo, e dal consigliere Guidi, che conosco poco, e faccia fare velocemente un passo indietro – senza se e senza ma – al suo SEGRETARIO POLITICO, solo così si potrà, per ora, pensare che non si facciano i soliti due pesi e due misure di arzilliana memoria che, come ricordiamo bene, era inflessibile con tutti, forse anche troppo, ma assente, non facendo chiudere l’attività di famiglia, dopo le condotte del padre.
OCCORRE PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI
/ms
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