Un diario per immagini che attraversa il Mediterraneo per raccontare, senza filtri, la quotidianità della Striscia di Gaza. Si intitola “Be My Voice” la mostra che da sabato prossimo, 6 dicembre, aprirà i battenti a Palazzo Graziani, portando nel cuore della Repubblica più antica del mondo una narrazione intima e potente del dramma palestinese. L’evento, visitabile tutti i giorni fino al 21 dicembre dalle 9 alle 17, rappresenta un ponte culturale e umanitario costruito attraverso l’arte.
L’iniziativa, promossa dal Collettivo San Marino per la Palestina, nasce dalla fusione di due linguaggi: la cronaca e l’illustrazione. Il percorso espositivo si snoda attraverso le opere dell’artista Marcella Brancaforte, che ha dato forma visiva al diario quotidiano tenuto dal giornalista palestinese Al Hassan Selmi. Come spiegato in un comunicato diffuso dagli organizzatori, l’obiettivo è offrire uno sguardo diretto su ciò che accade nei territori occupati, superando la freddezza dei numeri per restituire dignità alle storie personali.
L’inaugurazione, fissata per sabato alle 17, vedrà la partecipazione in collegamento remoto degli autori: l’illustratrice Brancaforte, il giornalista Al Hassan Selmi e il collega Raffaele Oriani. Ma il progetto non si ferma alla sola esposizione artistica; “Be My Voice” ha infatti attivato una significativa sinergia con il tessuto educativo locale. Le classi delle scuole medie di Fonte dell’Ovo esporranno i propri elaborati all’interno della mostra, frutto di un percorso di riflessione sui diritti umani. “Riteniamo fondamentale il contributo delle scuole e degli studenti affinché cresca la sensibilità attorno a temi complessi come la questione palestinese e la lotta ai processi coloniali”, sottolineano dal Collettivo.
La mostra assume un valore di denuncia politica e umanitaria stringente. Gli organizzatori, nella nota stampa, richiamano l’attenzione sull’emergenza invernale alle porte e sulle limitazioni che ostacolano l’accesso a beni primari come cibo, medicine e abbigliamento pesante a Gaza, oltre al deterioramento delle infrastrutture essenziali. “L’indifferenza e il pregiudizio rappresentano strumenti potenti nelle dinamiche di disumanizzazione“, ribadisce il Collettivo, ponendo l’accento sulla necessità di contrastare l’islamofobia e informare l’opinione pubblica.
L’evento ha ottenuto il patrocinio delle Segreterie di Stato al Turismo e all’Istruzione e Cultura, oltre che della Giunta di Castello di San Marino Città, un riconoscimento istituzionale che attesta il valore civile dell’appuntamento. A incorniciare l’allestimento contribuiranno anche gli ulivi forniti dal Vivaio Zanotti, simbolo di pace e radicamento, che accompagneranno i visitatori in questo viaggio di consapevolezza.














