In relazione agli articoli apparsi quest’oggi sui quotidiani della Repubblica di San Marino e su alcuni siti web nei quali si accusa il Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese di gestire impianti contenenti amianto, si ritengono opportune e doverose alcune precisazioni.
Il cartello fotografato e spacciato come prova della presenza di amianto “nelle guarnizioni della caldaia della piscina di Borgo Maggiore” è in realtà un vecchio cartello del 2010 rimasto malauguratamente affisso nonostante le opere di bonifica.
In ottemperanza alla legge in materia il Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese segnalò con alcuni cartelli la presenza di amianto nelle strutture e negli impianti in cui una ditta specializzata l’aveva rilevato. Tale segnaletica è obbligatoria nel periodo in cui rimozione e smaltimento di tutte quelle componenti che si rilevano potenzialmente dannose per la salute sono in atto ma non del tutto completate.
Nei primi mesi del 2011 un’azienda specializzata completò il processo di rimozione di tutte le componenti in amianto, fra le quali, appunto, le guarnizioni della caldaia della piscina di Borgo Maggiore (ma anche quelle di alcuni impianti di calcio) ristabilendo la salubrità delle strutture.
Dal 2011 ad oggi nessun impianto gestito dal Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese contiene più amianto ad esclusione della struttura che ospita le Federazioni tennistavolo e tiro con l’arco nella zona di Galazzano dove il tetto in eternit è stato però incapsulato a norma di legge ed è periodicamente monitorato da tecnici specializzati.
A conferma di quanto sopra è possibile notare come il cartello in questione sia firmato da Eros Bologna, che ormai da anni non ricopre più il ruolo di Direttore del CONS. Le fatture che attestano i lavori di rimozione dell’amianto dagli impianti sportivi sammarinesi sono a disposizione all’ufficio tecnico del CONS nella sede di Via Rancaglia a Serravalle.
Comunicato stampa CONS