Post dal profilo facebook del Consigliere Matteo Ciacci (Libera):
Avete presente quando non vedete l’ora di fare qualcosa che attendete da tempo, magari di visitare un particolare luogo? Ci pensate spesso e sperate che possa andare tutto bene e divertirvi.
Così se qualcosa dovesse andare storto la delusione sarebbe ancora più grande.
Ecco più o meno quello che ho provato io oggi, visitando i Musei Vaticani.
Ho prenotato per tempo, ho fatto ovviamente la mia fila.
E quando stavo ormai per varcare l’ingresso, ecco arrivare la doccia fredda: “Mi fa vedere il suo green pass?”. “Certamente, dico io”.
Immagino abbiate già capito come va a finire questa storia: il green pass sammarinese non andava bene. Così io e la mia ragazza siamo stati invitati a fare il tampone rapido e solo dopo ripresentarci al museo.
Sì, lo ammetto: ho provato una forte umiliazione. Mi sono sentito ferito come cittadino sammarinese.
Sono consapevole che in tanti, come me, stanno subendo questo trattamento e devono combattere quotidianamente con i disagi.
Non possiamo andare avanti così. L’attuale governo ha millantato sin dalla campagna elettorale i propri idilliaci rapporti con la controparte italiana.
Non passa giorno che un membro del governo non invii ai giornali foto con politici italiani.
Il problema è che non siamo a un concerto rock. E più che delle foto la gente vuole i fatti.
Il caso targhe non è stato risolto, così come la questione green pass è tutt’altro che a posto!
Chissà, magari in questo caso la scusa sarà che il Vaticano non è l’Italia…
Non è possibile andare avanti così e la pazienza di tutti è ormai giunta al limite.