San Marino. Il consigliere indipendente Lazzari getta le basi per un nuovo progetto politico con il supporto dei cittadini: “Conquistare Palazzo Pubblico”

Luca-LazzariSi chiude una porta si apre un portone. Un “detto” che Luca Lazzari sembra voler ricalcare in maniera perfetta.

Si? perche? la storia del consigliere indipendente parla di un politico che ha saputo comunque rialzarsi dopo la fuoriuscita dal suo partito storico, Sinistra unita.

Da aprile 2014 ad oggi Lazzari ha cercato di dar vita ad un nuovo progetto politico che, a suo avviso, non era priorita? per il suo ex partito, ma lo era, eccome, per lui.

Posizioni quindi inconciliabili che hanno dato vita ad una spaccatura, silenziosa, ma forte e difficilmente risanabile in futuro. Ma e? qui che si e? aperto il “portone” per Lazzari: tanti interventi mirati sull’attualita? in Consiglio Grande e Generale ma anche nel paese, analisi sociologiche non da sottovalutare e proposte.

Un Lazzari capace di acquisire il suo spazio politico e di lavorare per coinvolgere nel suo progetto politico soprattutto la cittadinanza. “Chi vuole che le cose cambiano dovrebbe avere come interlocutore principale il Paese”, e? una frase forte questa, affermata dal consigliere indipendente nella nostra intervista, come a volersi staccare dalla politica quotidiana, quella di Palazzo, perche? inconcludente e ormai superata, perche? il futuro e? in mezzo alle persone, ai sammarinesi. Anche un atto di umilta? se vogliamo.

Le proposte di Lazzari sono state fatte tutte in questo senso: dapprima ripropone un Nuovo Arengo per una riforma complessiva dello Stato e dell’asset istituzionale per restituire consapevolezza e dignita? al paese, poi svolge analisi su Smac Card e turismo confrontandosi con operatori del settore e commercianti, cercando quindi di offrire anche una “nuova sinistra” che avesse come cardine la partecipazione dei cittadini nelle scelte strategiche per San Marino. Il progetto e? ambizioso, vedremo in futuro se Lazzari sapra? spalancare questo portone, noi intanto con lui parliamo di attualita? e di prospettiva in un colloquio piacevole:

Luca Lazzari, consigliere indipendente, la prima domanda gliela faccio sulla decisione dei Garanti di non convalidare le firme dei quesiti referendario, che idea si e? fatto? Cosa ne pensa?

“Taluni hanno commentato in questo modo: ‘La legge e? dura, ma e? sempre la legge’. Si tratta di una visione che confonde la ‘burocrazia del diritto’, che e? procedura e forma, con il costituzionalismo, che e? salvaguardia dello spirito democratico. Piu? di cinquecento sammarinesi hanno espresso in maniera inequivocabile la volonta? di veder celebrati i referendum.

Siccome negli atti non e? indicato il numero di patente o l’indirizzo di alcuni firmatari, il Collegio non solo ha annullato l’iter, ma ha presentato un esposto in Tribunale. Il libero esercizio della cittadinanza e? criminalizzato a causa di lacune anagrafiche. Quanto sta accadendo e? molto preoccupante. Occorre aprire una seria riflessione su questo organo di garanzia costituzionale (le cui sentenze sono inappellabili), cosi? come sull’opportunita? di lasciar sedere al vertice dell’ordinamento giuridico sammarinese dei cittadini italiani”.

Serve, a suo avviso, un intervento politico per facilitare lo strumento referendario? “Non solo per facilitarlo ma anche per dargli concretezza. I referendum dell’anno scorso sulla libera professione medica e su FondIss sono rimasti disattesi nonostante il responso degli elettori non lasciasse spazio ad alcuna interpretazione. L’autoritarismo guadagna metri sulla democrazia. Non si puo? rimanere a guardare”.

A meta? settembre ci sara? una nuova sessione del Cgg, se potesse decidere lei l’ordine del giorno, quali temi vorrebbe inserire?

“Ci sono dei coni d’ombra in cui sarebbe importantissimo fare luce subito: finanze pubbliche e settore bancario-finanziario soprattutto. Il governo sta accantonando problemi gravissimi per mezzo di escamotage di ogni genere. Prima o dopo arrivera? il momento in cui dovranno essere affrontati. Non sara? un bel momento”.

Banca Centrale: come vede la disponibilita? da parte del governo a voler condividere nominativi della nuova governance?

“Ho sempre considerato le aperture del governo ingannevoli e strumentali. Fin qui me ne sono tenuto lontano. Intendo continuare a farlo”.

Con la conclusione della stagione estiva, sarebbe necessario un bilancio della stagione turistica in primis nel centro storico: come vede il turismo a San Marino?

“Qualche giorno fa ero intento a sfogliare un vecchio verbale del Consiglio. Correva l’anno 1949 e ci si interrogava su come dare a San Marino un turismo suo, svincolato dalla Riviera, e di quali attrattive realizzare per prolungare il soggiorno dei visitatori. Non e? cambiato granche?. Eppure San Marino e? un unicum nella storia, un grumo di fascinazione straordinario. Sarebbe sufficiente investire con convinzione sulla sua identita? piu? autentica”.

Arriviamo alle valutazioni politiche: lei e il suo gruppo, dove pensate di collocarvi? Sono i movimenti i suoi principali interlocutori?

“Nei movimenti c’e? il germe di qualcosa di buono che deve essere coltivato. Detto cio?, in questo momento – a mio parere – chi vuole che le cose cambiano dovrebbe avere come interlocutore principale il Paese. Il Palazzo e? un’entita? a se?, un direttorio aristocratico, una fortezza del malaffare. Per conto mio provero? a gettare delle corde dalle finestre cosi? che possa essere espugnato”.

Sente aria di elezioni? Crede siano opportune?
“Una volta Andreotti disse “meglio tirare a campare che tirare le cuoia”. Nessuno aprira? la crisi finche? non saranno stati siglati gli accordi per la prossima legislatura. Sull’opportunita? non le so risponderle. La situazione va aggravandosi mentre il governo continua a girare a vuoto. Allo stesso tempo pero? manca una reale alternativa. Forse piu? che di elezioni ci sarebbe bisogno di impegnarsi con umilta? e pazienza a costruire un qualcosa che non sia solo il progetto di sopravvivenza di questa o quella formazione politica, ma del Paese”.

Stiven Ciacci, La Serenissima