San Marino, il Consiglio Confederale CDLS approva all’unanimità il bilancio 2024: attenzione alta su riforme IGR e ICEE

Il Consiglio Confederale della Confederazione Democratica Lavoratori Sammarinesi (CDLS) ha approvato all’unanimità il bilancio 2024, nella seduta tenutasi nei giorni scorsi. Un via libera compatto che ha aperto la strada ad un confronto più ampio su temi centrali per il futuro dei lavoratori e dei cittadini sammarinesi: il rinnovo dei contratti scaduti e le delicate riforme fiscali dell’IGR (Imposta Generale sui Redditi) e dell’ICEE.

«La strada tracciata dal contratto Industria è importante – ha dichiarato il Segretario Generale Milena Frulli – perché anche i rinnovi nei Servizi e nella Pubblica Amministrazione dovranno muoversi in quella direzione: riconoscimento dell’inflazione e recupero del potere d’acquisto degli anni passati».

Durante la riunione è emersa forte la preoccupazione che il 2025 possa portare una riforma dell’IGR penalizzante per le famiglie. Frulli ha riferito in merito al primo incontro a Palazzo Begni sulla riforma fiscale: «Per ora si tratta di ipotesi che dobbiamo approfondire. Come CSU abbiamo chiesto simulazioni dettagliate per comprendere l’impatto su cittadini, residenti e frontalieri. È evidente però la volontà di intervenire su detrazioni legate alla SMaC e sulle spese deducibili».

In discussione anche il possibile ritorno della ‘minimum tax’, misura che la CDLS considera inaccettabile, poiché non tiene conto della reale capacità contributiva dei singoli contribuenti.

«Serve la massima attenzione – ribadisce la Confederazione – per evitare che il peso della riforma ricada, ancora una volta, su lavoratori dipendenti e pensionati. Un intervento sull’IGR scollegato dal potere d’acquisto rischia di compromettere la coesione sociale del Paese».

Sul fronte ICEE, la CDLS chiede controlli più stringenti e l’accesso da parte della pubblica amministrazione a tutte le informazioni sui beni mobiliari, immobiliari e trust, per evitare abusi nei sostegni al reddito. Netto il no della Confederazione all’utilizzo dell’ICEE per finalità previdenziali e sanitarie.