Si torna quindi nuovamente al Comma 1, relativo alle Comunicazioni, e si riaccende la polemica sulle affermazioni del dirigente del tribunale, già andata in scena nelle precedenti sedute. Il professor Guzzetta “non ha tenuto conto che nel parlare aveva addosso anche un’altra casacca, quella del nostro Paese” afferma il Segretario di Stato Andrea Belluzzi. Rincara la dose Denise Bronzetti (Npr): Non possiamo più accettare un tribunale che al suo interno ha degli scontri notevoli. E’ nostro dovere fare in modo che queste situazioni abbiano a finire”. Giovanni Zonzini (Rete) dà lettura di un Odg con cui si dà mandato al Congresso Grande e Generale di invitare “dirigenti e funzionari della Repubblica ad ogni livello a tenere in debito conto nello svolgimento della loro attività dell’importanza del ruolo ricoperto che dovrebbe essere improntato al recepimento del benessere di San Marino”. Da parte di Giuseppe Maria Morganti (Libera) arrivano critiche a un “Decreto che entra a gamba tesa sulla libertà di informazione e con cui si vieta la diffusione di dati in difformità da quelli già diffusi dall’ISS”. Morganti parla di “effetto intimidatorio” e fa un parallelismo con “la situazione dell’Ungheria”.
Di seguito una sintesi degli interventi
Segretario di Stato Andrea Belluzzi: (…) Quando facevo il tirocinio come avvocato, gli avvocati più illustri ricordavano spesso che i migliori ambasciatori del nostro Paese sono stati proprio i magistrati. Abbiamo una interlocuzione diretta con il Governo italiano: se abbiamo bisogno del testo di un progetto di legge, possiamo fare da soli, grazie. Chi ha accettato un incarico di natura politica – il professor Guzzetta ha detto sì a due politici, non a due magistrati, non c’è nulla di compromettente. Non ha tenuto conto che nel parlare lui aveva addosso anche un’altra casacca, quella del nostro Paese.
Emanuele Santi (Rete): Credo che in questa situazione le dichiarazioni espresse da un’altra istituzione dello Stato rappresentino un problema di opportunità. Non meravigliamoci se l’Italia sotto certi aspetti non ci dà udienza. In questo momento è necessario mantenere un equilibrio istituzionale e tenere conto del ruolo che quella persona va a ricoprire. Su questi comportamenti bisogna mantenere un profilo adatto che non vada a compromettere i buoni rapporti di vicinato che abbiamo tutta la necessità di portare avanti. Un’altra riflessione sul tema caldo dei rifiuti. Doveroso portare il discorso sui binari giusti. Noi come Commissione Sanità abbiamo fatto un ordine del giorno dando mandato di fare un audit sull’analisi costi/benefici della gestione dei rifiuti. Vogliamo sapere in concreto come stanno le cose. Sarebbe interessante capire a 360 gradi l’attuale situazione. Secondo aspetto: ripristinare il ruolo di AASS come gestore pubblico dei rifiuti. Questo è molto ben specificato nell’ODG. Noi ci siamo dati degli obiettivi. Obiettivi che già da anni avremmo dovuto cercare di ottenere. Tra gli obiettivi c’è quello del trattamento autonomo dei rifiuti quindi tutto quello che riguarda l’organico. Noi non vogliamo tornare ai bidoni. La nostra idea è quella di isole ecologiche vere e tariffa corrispettiva puntuale. Sono aumentati i trasporti verso l’inceneritore e quindi anche i costi e su questa cosa dobbiamo fare chiarezza. Non dobbiamo vedere la questione solo come un costo. Tutta la strategia sui rifiuti va rivista e va fatta una riflessione seria per dare un futuro più pulito al nostro Paese.
Denise Bronzetti (Npr): In una fase come questo il nostro Paese deve usare tutte le sue capacità e tutti i suoi canali per cercare di porsi al di fuori dei propri dando un’immagine di Paese pronto a rilanciare la propria economia, a farsi sentire. Mi chiedo come non si possa considerare la politica estera come un fatto non strategico a cui non dare importanza soprattutto quando la politica estera viene messa in difficoltà e discussione proprio al nostro interno. Mi riferisco alle dichiarazioni fatte dal dirigente del nostro tribunale. Ho condiviso l’intervento del Segretario Belluzzi. C’erano delle situazioni di incompatibilità a lui riferite rispetto ai ruoli precedentemente ricoperti. Quella serietà che si è ricercata manca ancora all’interno del tribunale. Un problema lamentato da tutti gli operatori della giustizia. Mi chiedo come possiamo presentare il nostro Paese al di fuori dei confini come capace di attirare capitali quando qualunque imprenditore che si avvicina allo Stato ha ancora dei dubbi sul funzionamento del tribunale. Un tribunale che al suo interno ha degli scontri notevoli che non possiamo più accettare e tollerare. E’ nostro dovere fare in modo che queste situazioni all’interno del tribunale abbiano a finire. In pericolo ci sono le nostre istituzioni e il rapporto con altri Paesi. Mi auguro uno sforzo di onestà intellettuale e si prendano le distanze da questo tipo di atteggiamento.
Giovanni Zonzini (Rete): La collega Bronzetti ha detto una grande verità sul nostro Paese, ovvero che il tribunale non funziona. Dopo l’intervento del Segretario Ugolini, il dirigente Guzzetta ha inoltrato una nota rivolta al Congresso di Stato che abbiamo ricevuto anche tutti noi consiglieri. Per capire quali sono le dichiarazioni di Guzzetta, egli paragona il Parlamento a un canile dove ci sono dei barboncini a cui Conte tira un osso. Il professor Guzzetta rappresenta con le sue parole un potere del nostro Stato. Prendo le distanze dalle sue dichiarazioni che possono mettere in imbarazzo il nostro Paese. Affermazioni ed esternazioni che definire inopportune è decisamente un eufemismo. Sono affermazioni dannose per la credibilità di San Marino. Vorrei leggere un Odg firmato dalle forze di maggioranza dicendo che questo Odg si riferisce anche a persone interne alla diplomazia e va a riprendere l’ultimo intervento del compianto consigliere Terenzi. Considerata l’importanza che ha sempre rivestito il rapporto di amicizia con l’Italia, ritenuto evidente il peso anche politico rilasciate da parte di dirigenti e funzionari o diplomatici della Repubblica di San Marino, ascoltati i rilievi del Segretario di Stato, il Consiglio Grande e Generale invita i dirigenti e funzionari della Repubblica ad ogni livello a tenere in debito conto nello svolgimento della loro attività dell’importanza del ruolo ricoperto che dovrebbe essere improntato al recepimento del benessere di San Marino.
Giancarlo Venturini (Pdcs): Il consigliere Morganti ha accusato l’attuale maggioranza di forzature nell’ambito della giustizia. Qui non c’è nessuna forzatura. Bisogna fare mente locale sulle scelte errate e sbagliate compiute nella precedente legislatura a cominciare dalla Commissione Affari Giustizia. E’ iniziato uno scontro improprio sul tema della giustizia a cui dobbiamo porre termine quanto prima. Queste sono le considerazioni. Se le forzature ci sono state, sono state allora. Oggi stiamo cercando di recuperare e sistema una situazione e di riconsegnare a questo Paese una magistratura che sia autonomia e indipendente. Queste sono le considerazioni che credo sia opportuno fare non quelle della demagogia. Credo che le dichiarazioni del dirigente del tribunale sono totalmente fuori luogo. A mio avviso è incomprensibile anche il tono delle sue dichiarazioni nelle note che sono pervenute ai consiglieri. Incomprensibili ed ingiustificabile.
Fonte DIRE