Il direttore di GiornaleSM ha dato mandato ai suoi legali di denunciare sia per diffamazione che per abuso di potere, non essendo egli più un giornalista dal 2018 avendo restituito la tessera per protesta, e per tutti gli altri reati che dovessero essere identificati dal giudice inquirente la Consulta dell’Informazione, dopo il gravissimo comunicato stampa palesemente pieno di livore nei suoi confronti. O comunque coloro che hanno approvato tale comunicato che sembra essere stato approvato a maggioranza.
Non comprende, altresì, poi come possa il giornalista Antonio Fabbri, già condannato in primo grado nel tribunale di Firenze per diffamazione aggravata nei confronti sia del nostro direttore che dell’avv. Stefano Pagliai ed oggi a processo (assieme all’editore Filippini all’ex segretario di Stato Celli ed al giudice sospese Buriani) per reati gravissimi per un giornalista , non essere sospeso dalla Consulta in attesa di definizione della sua posizione. Come non può accettare che lo stesso sia addirittura SEGRETARIO della stessa Consulta per l’informazione nonostante tali importanti procedimenti aperti.