Nonostante la prima archiviazione (vedi qui sotto) del Commissario della legge Morsiani dove lo stesso diceva che il nostro direttore poteva scrivere liberamente su GiornaleSM, come prevede la normativa sammarinese, Cedu e Onu: ”
Archiviazione opposta dal Pf Ugolini circa un anno e mezzo fa.
Ora, nei giorni scorsi, dopo un anno e mezzo a fascicolo prescritto processualmente e prossimo alla prescrizione sostanziale – dopo quasi 3 anni dalla sua apertura – il Commissario della Legge Roberto Battaglino è di diverso avviso. Nonostante la remissione di querela che ha fatto chi ha sporto la denuncia, senza fare nessuna altra indagine lo ha rinviato a giudizio per aver, secondo lui, svolto l’attività di giornalista senza essere iscritto nei registri dei giornalisti previsti secondo la legge sull’editoria. La legge di Iro Belluzzi, peraltro contrastatissima da tutti gli operatori del settore (in realtà il nostro direttore è stato iscritto come giornalista sino al 31.03.2018, 5 mesi prima dell’inizio del procedimento, ma questo non lo dice, e da quella data ha restituito per sua volontà la tessera e non si è piu’ fregiato del titolo di giornalista). Forse di questo Battaglino non si è accorto.
Il nostro direttore si difenderà in tribunale, è abituato anche a molto peggio, avendo come sempre ampia fiducia della magistratura seria e sana. Porterà numerose sentenze anche europee e non solo e le prove del suo corretto agire già evidenziato dal giudice Morsiani, in quanto è possibile scrivere in un sito/social e in ogni dove anche non essendo iscritti in nessun albo di giornalisti. Si chiama libertà di espressione, si chiama libertà anche di scrivere cose che vorrebbero tenere nascoste, come tante volte GiornaleSM ha fatto e continuerà a fare. Come abbiamo fatto anche questa mattina.
Se molte cose ora le sappiamo, se i sammarinesi le conoscono, il merito è anche di GiornaleSM e del suo coraggioso e determinato direttore.
La libertà di espressione è riconosciuta in ogni ambito, anche europeo e mondiale ed è soppressa solo dai regimi dittatoriali che impediscono la gente di parlare e di esprimersi liberamente per paura che la stessa possa insorgere sapendo e conoscendo anche fatti che i dittatori non vogliono siano resi pubblici.
Pubblicare documenti o fatti che si vogliono tenere nascosti GiornaleSM lo ha sempre fatto. Un impegno riconosciuto da tutti, tranne che dai detrattori o da chi è stato oggetto di nostri articoli, e che continuerà a fare. Nonostante tutto. Non ci fermeranno, anche se questo potrebbe essere l’obiettivo.
Esistono in Italia, così come alla Cedu e all’Onu, decine e decine di sentenze di archiviazioni e nessuna condanna per questo reato (il piu’ eclatante in Italia è quello di Pino Maniaci (simbolo dell’antimafia e per questo preso di mira già ospitato da Rete) che addirittura trasmetteva il telegiornale di Telejato senza avere il tesserino da giornalista ed è stato assolto perchè il fatto non sussisteva). Reato che è difficile compiere in quanto viene superato dal piu’ importante diritto costituzionale alla libera espressione effettuata con qualsiasi mezzo ed in qualsiasi modo.
Per fermarci ci hanno provato con una decina di denunce (ovviamente fatte arrivare in contemporanea per metterci in difficoltà sia economica che di tempo) per il reato punito dal 192bis (pubblicazione atti coperti da segreto istruttorio – archiviate). Ci avevano indagato per via della pubblicazione dell’ordinanza Morsiani, quella che ha portato alla caduta del governo di Adesso.sm, poi hanno continuato denunciandoci per atti persecutori (denuncia di Marino Grandoni – archiviata – e di Tania Ercolani a seguito dell’esposto per patrocinio infedele – speriamo prossima all’archiviazione tanto è sballata come denuncia) ed ora continuano con l’insulso procedimento per esercizio abusivo della professione. Fate pure tanto noi proseguiremo a pubblicare dappertutto come abbiamo sempre fatto, fiduciosi che in tutti gli stati democratici si possa permettere alle persone di esprimersi liberamente. Sarà interessante sapere cosa ne pensa sia Strasburgo (CEDU) che l’Onu dopo le tantissime sentenze a favore di blogger (non giornalisti) che hanno scritto contro mafie e regimi totalitari ed alcuni di questi sono anche stati ammazzati dagli stessi solo perchè riportavano fatti veri e si sono opposti allo schifo, alla mafia ed alla tirannia. Vediamo, sono curioso.
Se commettiamo delle diffamazioni o calunnie sarà giusto essere sottoposti al vaglio della legge ma lasciateci parlare, scrivere il nostro pensiero e pubblicare i documenti a riprova di quello che diciamo e non privarci del nostro sacro diritto ad esprimere liberamente il nostro pensiero nei modi e con i mezzi che vogliamo. Un diritto che un’oligarchia, un gruppo di delinquenti con il doppio petto non può toglierci. Non ci fermeremo. MAI.
D’ora in poi invece a San Marino cari lettori occhio a scrivere editoriali, il proprio pensiero e portare alla luce fatti sconosciuti su giornali cartacei, siti internet e social. Lo possono fare solo i giornalisti iscritti all’albo, che poi non è che ci voglia granché essere iscritti… anzi il nostro direttore lo era già.
Pena, se ti indaga Battaglino, sedicente amico di Buriani, un sicuro rinvio a giudizio come nel nostro caso. Assurdo.
Ritorneremo sull’argomento.