Quello che sta accadendo in Afganistan non è solo una tragedia umanitaria , è una grave perdita di credibilità della potenza egemone dell’Occidente non priva di conseguenze anche a lungo termine , è una sconfitta gravissima per il neo eletto presidente USA , già divenuto un’anatra zoppa a pochi mesi dalla sua nomina .
Biden ha voluto prendere in completa solitudine una decisione rivelatasi poi disastrosa nei tempi e nei modi e con conseguenze geopolitiche molto preoccupanti per l’intero occidente .
Il ritiro ,nelle condizioni in cui avvenuto e con la presa del potere da parte dei talebani in pochi giorni e senza incontrare resistenza , era stato assolutamente sconsigliato dalle forze armate USA , dai servizi segreti e da tutti gli alleati impegnati sullo scenario afgano . Ma Biden ha voluto comunque procedere addirittura preannunciando con mesi di anticipo la data del ritiro e dando quindi un ulteriore vantaggio strategico ai talebani capeggiati da Baradar ,un sanguinario ex braccio destro del mullah Omar , fatto liberare dagli americani mentre era detenuto in Pakistan , proprio per trattare il ritiro .
Si apre ora una grave crisi politica , strategica ed economica . Questa crisi è preceduta ed accentuata dalla crisi umanitaria che già si delinea come una vero e proprio esodo biblico di centinaia di miglia di afgani illusi dalle promesse democratiche ed ora in balia della ferocia e della violenza talebana che è quella di sempre e porterà terrore ed emarginazione delle donne e di tutti coloro che hanno un minimo di autonomia di giudizio .
A disastro militare ormai avvenuto , proprio il tentativo di ritorno al passato che i talebani tenteranno di imporre ad un popolo però riluttante come i tentativi di fuga di massa testimoniano , dovrà essere in ogni modo contrastato . Ma questo obiettivo per essere realistico richiede una risposta unitaria di tutto l’occidente e soprattutto dell’Europa che deve mostrare al mondo e a se stessa se ha una vera consistenza politica incentrata sui valori di libertà e di democrazia , o è solo un nano politico preso dai suoi traffici commerciali e nulla più e che , prima o poi , finirà schiacciato e frantumato dai protagonisti vecchi (USA e Russia) ed emergenti (Cina) dello scenario internazionale .
San Marino naturalmente può ben poco nel gioco per la vita o per la morte delle grandi potenze , ma può dare un segnale di risposta alla grave crisi umanitaria che si va delineando ospitando un piccolo ma significativo numero di esuli afgani . Un gesto di buona volontà e di lungimiranza politica da fare subito senza frapporre indugi .
La crisi afgana ci offre molti spunti di riflessione .
Ancora una volta dobbiamo constatare che là dove trionfa il fanatismo religioso , vengono immediatamente messe in discussione le libertà individuali , la dignità della donna , ed il pluralismo culturale . E’ il cosi detto Stato Etico , cioè basato non su una costituzione ma su un credo religioso che è per definizione assolutista , non potendo ammettere altro che la sua presunta verità assoluta .
Difendere la laicità dello Stato è dunque un imperativo irrinunciabile di tutti i democratici ,di tutti i cittadini credenti o non credenti .
Non voglio fare il solito sermoncino , ma bisogna essere molto vigili perché si può progredire ma anche , e più facilmente , regredire .
Lo Stato Etico c’è ad esempio in Iran dove è l’Autorità religiosa che detta legge e controlla l’autorità civile chiamata semplicemente a gestire l’ordinaria amministrazione . Lo Stato Etico è appena tornato in Afganistan dove non sarà la costituzione e la legge a prevedere diritti e doveri dei cittadini , maschi o femmine che siano , ma la Shari-ha ,ossia un complesso di regole di vita e di comportamento dettato direttamente da Dio (dicono loro…. ) per la condotta morale , religiosa e giuridica . Insomma nessuna distinzione fra potere civile e religioso e , guarda caso , le donne schiave in casa del padre , del marito dei fratelli e dei figli maschi , col burqa quando mettono il naso fuori della porta rigidamente accompagnate , senza istruzione , senza dignità . E per una parola di troppo si finisce decapitati , non si può criticare la religione o i religiosi perché si finisce lapidati , squartati , bruciati ecct.
Noi occidentali oggi possiamo vivere in un contesto decisamente diverso e ne dobbiamo essere fieri e convinti difensori .
Ma anche In Europa e nel mondo c’è stata una Shari-ha cristiana chiamata ortodossia . E’ durata quasi venti secoli . Ha fatto milioni e milioni di morti : le Crociate , l’Inquisizione ,i Sassoni ,i Catari , gli Ugonotti , gli Ebrei , i Valdesi , la cristianizzazione delle Americhe … e giù giù in un elenco mostruoso ed interminabile .
Ci sono voluti 2000 anni per riportare le cose un poco più in equilibrio e poter di nuovo parlare di diritti e di uguaglianza . C’è voluta la civiltà greco-latina-ebraica a fare da humus , poi il rinascimento , l’illuminismo , la massoneria e la scienza per riportare la religione ad essere una guida interiore invece che un potere oppressivo , totalizzante e maledettamente temporale . Il Cristianesimo ovviamente non è stato solo questo ma è stato anche questo .
Oggi non lo è più , o meglio , lo è meno perché c’è una distinzione fra lo Stato e le morali che i vari credo religiosi professano . Ricordate Cavour ? : “libera chiesa in libero stato”.
Ma la tentazione è sempre forte e dura a morire per chi professa di essere portatore di una verità assoluta .
Se ci pensiamo bene, pur su un livello decisamente diverso , anche il dibattito in corso sulla introduzione dell’interruzione volontaria di gravidanza 50 anni dopo che lo hanno fatto quasi tutti i Paesi civili , è condizionato non dalla ricerca di una legislazione avanzata e che limiti al massimo questo fenomeno privilegiando informazione , politica anticoncezionale e sostegno alla donna ed alla famiglia , ma da una parte che pretende di applicare all’interruzione volontaria di gravidanza un giudizio morale derivato dalle sue convinzioni religiose che si fa legge dello Stato obbligatoria anche per chi ha altre convinzioni .
Una Legge dello Stato su questo tema non obbliga nessuno , ma in specifiche condizione , consente la interruzione legale della gravidanza .
Chi è contrario all’aborto non solo ovviamente non lo deve praticare , ma può testimoniare la propria fede o le proprie convinzioni in tutte le situazioni , comprese quelle che consentono l’interruzione volontaria di gravidanza .
Ma qualcuno fa finta di non capire e preferisce l’ipocrisia di una legge proibizionista ma con libero accesso all’aborto praticato fuori confine e fuori controllo .
Queste persone hanno mai incontrato delle donne che sono state costrette a farlo ? hanno mai ascoltato i loro drammi , le condizioni da cui è nata una decisione che comunque lascia una traccia indelebile nel proprio vissuto per tutta la vita ? Se non gli è capitato ,lo facciano. Queste donne non sono grumi di cellule , sono persone vere ,in carne ed ossa , disperate , addolorate e che non hanno alternative . Si tratta di drammi veri . Meritano rispetto ,comprensione ed astensione da un giudizio morale o più spesso moralistico .
La difesa della vita può solo partire dalla difesa della dignità della donna .
I sostenitori del no al referendum sono dei farisei ipocriti e dietro l’accentuato rigorismo etico , di fatto sono favorevoli agli aborti clandestini e semiclandestini che avvengono tranquillamente in Italia dall’introduzione della 194 43 anni fa.
Dario Manzaroli
