San Marino. Il fallimento politico di Rete: una fuga dalla responsabilità… di Tancredi Falconeri

 

Ecco che l’ennesimo capitolo di questa commedia politica si svela di fronte ai nostri occhi increduli. Rete, il movimento che si definisce paladino del bene del paese, ha deciso di abbandonare la maggioranza, giustificandosi con l’assenza di volontà da parte degli ex alleati di mettere in campo iniziative necessarie. Ma siamo sicuri che questa sia la verità? Matteo Zeppa, il presidente di Rete, si lamenta del fatto che nessuno si sia presentato per concordare modifiche all’ordine del giorno sul rollover. Ebbene, caro Zeppa, forse il problema non era la mancanza di volontà degli altri partiti, ma la totale assenza di coerenza e concretezza delle proposte di Rete stessa. Come possiamo fidarci di un movimento che decide di tirare i remi in barca e ritornare alle elezioni solo perché non riesce a imporre la propria agenda? Emanuele Santi, il segretario di Rete, dichiara che il governo ha perso la spinta propulsiva e preferisce dare una scossa al paese. Ma forse dovremmo chiederci se questa scossa sia davvero necessaria o se sia solo un pretesto per nascondere la mancanza di risultati concreti. Santi parla di fare opposizione sui contenuti, ma in realtà sembra che l’opposizione sia l’unica cosa che Rete abbia sempre saputo fare. In fondo urlare è semplice. Cambiare le cose invece bisogna essere capaci! Ma non finisce qui. Rete, nel suo atto di fuga dalla responsabilità, ci tiene a sottolineare il pericolo delle infiltrazioni mafiose. Ma perché non hanno sollevato questo problema quando erano al governo? Forse perché era più comodo sedersi sulle poltrone e godere dei privilegi del potere piuttosto che affrontare i veri problemi? E così, cari sammarinesi, ci troviamo ancora una volta in balìa di manovre di potere e forse è giunto il momento di dare una lezione a chi pensa di poter giocare con il nostro futuro. Le prossime elezioni saranno l’occasione per esprimere il nostro giudizio e mettere fine a questa farsa politica. Dobbiamo scegliere con attenzione i nostri rappresentanti, coloro che saranno veramente capaci di compiere scelte concrete per affrontare le emergenze e promuovere lo sviluppo economico. Non possiamo permettere che il paese ricada nelle mani di chi ha dimostrato solo incapacità e opportunismo. Ma non preoccupatevi, ora ci penserà Rete dall’opposizione a sistemare tutte le cose… Un monito finale. Il regolamento consigliare non permette ai conviventi di stare contemporaneamente in Consiglio. A qualcuno forse dovrebbero ronzare le orecchie. Sarebbe il caso di richiamare tutti al rispetto delle regole.

Tancredi Falconeri