San Marino. Il Fatca fa tremare 3.500 sammarinesi. Dal 1° gennaio chiunque possieda il passaporto Usa nel mondo dovrà pagare le tasse anche a Washington

bandiera americana+aquilaSono circa 3.500, il 10% dei residenti, i sammarinesi che dal 1° gennaio potrebbero pagare le tasse anche in America. Il motivo? L’accordo Fatca, sigla per Foreign Account Tax Compliance Act, una legge statunitense del marzo 2010 che mira ad evitare l’evasione fiscale da parte dei cittadini americani tramite l’utilizzo di conti offshore. Per capire meglio di cosa si tratta, quanto e quando bisognerà pagare il movimento Noi sammarinesi ha organizzato una serata pubblica per lunedì 1 dicembre alle 21:00 presso la sala Montelupo a Domagnano.

Il coordinatore Maria Luisa Berti, Henry Bucci e il consigliere Massimo Cenci hanno incontrato ieri la stampa per presentare l’evento. “Il Fatca – spiega la Berti – comporta uno scambio di informazioni tra le banche dei vari paesi aderenti e il fisco americano per individuare i denari dei cittadini Usa in giro per il globo”. “Nel mondo – prosegue Bucci – questo accordo coinvolge 10 milioni di persone”, cittadini Usa non residenti.

“In molti Stati – commenta Cenci – si sta assistendo ad una fuga dalla cittadinanza Usa ma probabilmente anche questo non servirà ad evitare le imposte”.

Il Titano ha firmato il 1° luglio di quest’anno ma finora la problematica è passata sotto silenzio. Solo nelle ultime settimane la Fratellanza “San Marino-America” si sta adoperando per informare i sammarinesi coinvolti. Queste 3.500 persone rischiano infatti di pagare due volte le tasse: a San Marino in quanto paese di residenza e negli Usa in quanto cittadini di quel paese. Sul tema è comunque ancora in corso una trattativa bilaterale, portata avanti dall’ambasciatore del Titano in America Paolo Rondelli. (…)

La Tribuna