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  • San Marino. “Il Fattore First Lady” … di un lettore

    Riceviamo e pubblichiamo

    Negli Stati Uniti ci si aspetta che le mogli dei presidenti, le First Lady, usino spesso l’influenza della propria posizione per risollevare la credibilità dei mariti durante il mandato presidenziale.

    Eccole allora impegnate per portare avanti delle campagne di sensibilizzazione su temi sociali, che spesso riguardano i bambini o categorie di persone in difficoltà, come quelle colpite da un disastro naturale.

    A San Marino, mai come in questo Governo, il fattore first lady ha avuto l’effetto opposto.

    Diversi sono stati gli episodi in cui le mogli dei nostri ministri hanno causato grane ai mariti Segretario di Stato.

    Rimarrà scolpita nella memoria collettiva la storia che riguarda la moglie dell’attuale Segretario alla cultura Marco Podeschi.

    La signora Podeschi invitata alla manifestazione da una correntista che aveva inviato l’invito a pioggia ai contatti che aveva in rubrica, utilizzando un linguaggio “colorito” e che certamente cozzava con la delega alla cultura del marito-ministro, defini’ “Cagate organizzate da cretini” la civile protesta.

    Ci fu l’indignazione generale e oggi come ieri ci chiediamo ancora cosa sarebbe accaduto se nella tanto criticata Italia la moglie di un ministro avesse apostrofato così i risparmiatori delle banche in crisi.

    Come minimo il marito si sarebbe dovuto dimettere: sarebbe stata una buona cosa, la scuola, le famiglie e gli insegnanti ne sarebbero stati lieti.

    Poi ci furono le cadute di stile da parte della moglie del Segretario agli Interni Zanotti a seguito di una inchiesta lanciata dal Direttore di Giornale.sm Marco Severini.

    Vicenda culminata con minacce di morte, frasi diffamatorie e razziste verso il direttore della testata online.

    Per poi arrivare all’affaire Cesarini, vicenda che riguarda la moglie del Segretario Santi.

    Una sequela di episodi all’insegna del dilettantismo, presunzione, cialtroneria, sciatteria e menefreghismo.

    Siamo passati dagli osanna per la meritata assunzione alla caccia al responsabile di chi invece l’ha favorita in barba alla legge.

    Adesso sentiamo che la squadra di Governo si allarga.

    Potrebbero arrivare due nuove first lady se Ciacci e Fiorini dovessero salire a rafforzare il Governo, speriamo bene.

    A Ivan Foschi, neo first lady del Governo, suggeriamo di seguire le orme del marito di Angela Merkel. Faccia il marito-compagno invisibile, astenendosi anche dai social, perché i crediti sprecati dai colleghi di Governo della moglie Eva sono stati sprecati tutti.

    Chi ultimo arriva, male alloggia.

     

    Un lettore