Giovanni Giardi: “Pasto sospeso? E? gia? previsto l’accesso gratuito alle mense e la gente non ne usufruisce”.
Dopo qualche mese di stallo puo? tornare operativo il comitato gestore del Fondo straordinario di solidarieta?. L’organismo, nominato alla fine del 2014, era fermo da un paio di mesi dopo le dimissioni di due dei tre membri, lasciando solo il coordinatore Giovanni Giardi, proveniente dall’associazione Giovanni Paolo XXIII.
A fare un passo indietro per motivi personali sono stati Luigi Di Paolo della Caritas San Marino ed Elisabetta Lonfernini, funzionario dell’amministrazione pubblica e precisamente dirigente dell’Ufficio di controllo e vigilanza sulle attivita? economiche.
Al loro posto ieri pomeriggio il Congresso di Stato ha nominato Daniele Volpini della Societa? Unione Mutuo Soccorso e Andrea Rebosio, gia? dirigente Pa in forza all’Universita? di San Marino.
Il primo e? stato scelto perche? gia? segnalato a suo tempo dalla Sums, ente molto attivo sul piano della solidarieta? ai piu? bisognosi, il secondo dovra? verificare che le scelte del comitato rispettino i limiti previsti dalle leggi.
Ora i tre saggi dovranno riprendere a vagliare le domande delle famiglie bisognose. Circa 15 quelle rimaste sul tavolo in questi due mesi di stop forzato.
Nei primi sei mesi dell’anno sono state invece presentate circa 70 richieste di aiuto economico.
Di queste quelle accolte sono state una ventina, ai quali, spiega il coordinatore Giardi, sono stati elargiti 40 mila euro. Dunque circa la meta? dei fondi a disposizione.
“Siamo stati volutamente pru- denti – spiega ancora – per evitare di usare subito l’intera somma a disposizione”.
Il coordinatore torna poi
sulla proposta lanciata su queste pagine da Michele Guidi del co- mitato lavoratori disoccupati di San Marino del “pasto sospeso”. Si tratterebbe in pratica di acqui- stare un pasto mensa e lasciarlo a disposizione dei bisognosi che cosi? potrebbero usufruirne gratu- itamente.
“Come ho segnalato allo stesso Guidi – racconta Giardi – e? una bella idea ma gia? superata”.
Infatti a meta? maggio – spiega – “siamo riusciti ad ottenere, grazie all’intervento dei sindacati e del governo, la possibilita? di fare accedere con lo sconto ma anche gratuitamente i soggetti indigenti ai quali abbiamo consesso il supporto del Fondo”.
Ma tra le venti famiglie a cui e? stato concesso il supporto, nessuna si e? per ora fatta avanti per avere i pasti in mensa gratuiti. “Immagino gia? i commenti della gente – continua amareggiato – sul fatto che allora queste persone non stiano realmente in difficolta?. Io dico solo che e? difficile dare giudizi in queste situazioni”. Per Giardi le motivazioni dietro a questi rifiuti possono essere tante, a partire dalla paura di farsi vedere usufruire del pasto gratis in mensa ed essere giudicati. Ma c’e? anche chi materialmente non puo? andarci come chi ha figli da accudire.
“In ogni caso – sottolinea il coordinatore – a chi usufruirebbe del pasto gratis verrebbe abilitata la Smac card”, quindi la procedura alla cassa sarebbe la stessa di tutti gli altri utenti.
Ribadisce il concetto anche Giuliano Tamagnini, segretario generale della Csdl e presidente del Fondo servizi sociali, l’ente che gestisce gli sconti alle mense statali.
“Come Fss abbiamo gia? dato la nostra disponibilita? a fare entrare gratuitamente chi e? in difficolta?. Detto questo – continua – l’iniziativa di Guidi e? interessante. C’e? solo una controindicazione: che gli utenti cosi? dovrebbero palesare la propria poverta?”. (…)
Davide Giardi, La Tribuna