San Marino. Il Governo decide di inumare le salme di fede musulmana in un’area nel cimitero di Montegiardino. Alla giunta non sta bene il metodo

Cimitero di MontegiardinoCon una delibera adottata “in gran silenzio” lo scorso 7 agosto (Delibera n.19 Pratica 1399 – Disposizioni articolo 13 della legge 4 febbraio 2010 n. 35) il Congresso di Stato ha deciso di:

“destinare all’inumazione delle salme di fede musulmana un’area nel cimitero di Montegiardino così come individuata e delimitata nella piantina posta agli atti”.

Dalla delibera si evince inoltre che il Governo ha adottato questa scelta dopo aver sentito il riferimento del Segretario agli Interni e vista la nota dell’Ufficio di Stato Civile.

Fin qui tutto bene anche se poi, riflettendoci meglio, sorgono una serie di interrogativi.

Non manca, per caso, il riferimento di qualche altro attore istituzionale prima di adottare questa delibera?

Magari proprio quello della Giunta di Castello di Montegiardino?

Quella stessa Giunta che, oltre a subire gli effetti di una nuova scelta calata dell’alto, è da alcuni giorni subissata di domande da parte della comunità di Montegiardino proprio per questa iniziativa del Governo.

E – di fronte a queste domande-  che cosa può dire la Giunta?

Può purtroppo solamente dire che non ne sapeva nulla, dando l’impressione di essere una inutile appendice istituzionale.

Alle istituzioni vogliamo dire che non è nostra intenzione – sia chiaro! – polemizzare perché mossi da chissà quali pregiudizi culturali o religiosi.

Il problema è solo ed esclusivamente di METODO e di TOTALE MANCANZA DI RISPETTO verso la Giunta e l’intera comunità di Montegiardino.

È assurdo ed insopportabile accettare questa delibera quando poi , da oltre due anni, sollecitiamo l’ampliamento del cimitero perché incapace di ospitare nuovi loculi.

Il Governo sa bene che, da un anno a questa parte, i loculi del cimitero sono esauriti e le tumulazioni avvengono solo per interramento.

Il Governo dovrebbe poi ricordare che venne presentata una apposita Istanza d’Arengo su questo problema.

Siamo infastiditi per questa scelta che, tra le altre cose, verte su un tema delicatissimo.

Che, per la sua natura, avrebbe meritato un confronto preliminare con la cittadinanza.

Siamo, soprattutto,  stanchi di dover subire scelte sulla nostra testa senza essere neanche stati informati con una telefonata.

Ma non per questo,  anche se a fine mandato, ci daremo per vinti mettendo in campo ogni iniziativa utile per fare luce su questa delibera e sulle motivazioni che l’hanno portata in essere.

 

 

La Giunta di Castello di Montegiardino

 

Montegiardino, 9 settembre 2014