Quanto si è verificato è frutto di una gestione approssimativa da parte delle Istituzioni preposte, superficialità e scarsa attenzione alle reali esigenze della scuola. In particolare si stigmatizza come la Segreteria di Stato competente, al di là delle dichiarazioni di intenti, assolutamente condivisibili, abbia lasciato la scuola priva dei mezzi finanziari e organizzativi per rispondere alle aumentate esigenze che la giusta attenzione nei confronti delle lingue ha determinato.
All’impegno normativo giustamente profuso dall’attuale Segreteria non ha fatto seguito un’analoga considerazione delle problematiche più concrete e quotidiane che la scuola si trova ogni giorno ad affrontare sopperendo talvolta col volontariato, l’abnegazione e il senso del dovere di molti insegnanti che spesso si impegnano ben oltre quanto sarebbe loro richiesto.
Per di più in questa vicenda, si attribuiscono agli insegnanti responsabilità che non sono assolutamente riconducibili al personale docente.
Molti di loro da noi contattati sono indignati per quanto accaduto. L’episodio infatti umilia l’impegno che hanno profuso in questi anni per elevare il livello delle competenze linguistiche degli alunni. Tutto ciò mette ingiustamente la scuola in cattiva luce e mortifica l’operato dell’intero corpo docente.
Auspichiamo pertanto un tempestivo impegno da parte delle Istituzioni preposte per risolvere la problematica emersa e ripristinare quel clima di serenità e fiducia necessario affinché la scuola possa continuare ad offrire quel servizio di apprezzato valore come riconosciuto da tantissimi in questi ultimi anni.