Il 28enne sara? processato per direttissima martedi? prossimo 19 gennaio.
Lunedì mattina Bari Bega, il 28enne di origine albanese, arrestato dalla Gendarmeria nel tardo pomeriggio dello scorso 20 novembre ad Acquaviva, subito dopo un furto in abitazione compiuto insieme ad un complice ancora latitante, e? stato sottoposto all’interno del carcere dei Cappuccini al test del Dna, tramite l’esame della saliva.
L’uomo non ha affatto alcuna resistenza e si e? sottoposto serenamente al prelievo della saliva tramite una specie di cotton fioc. L’operazione e? durata pochi minuti ed e? stata effettuata da due agenti della Polizia Giudiziaria.
Le analisi serviranno per capire se il ragazzo – presunto topo d’appartamento – sia l’autore di altri furti avvenuti in Repubblica precedenti alla data del suo arresto.
Ricordiamo inoltre che il presunto ladro – difeso a San Marino dall’avvocato Luca Della Balda e in Italia dall’avvocato Umberto De Gregorio – e? stato in tempi rapidissimi, circa quindici giorni dopo il suo arresto, rinviato a giudizio.
Il processo avra? luogo in Tribunale tra una settimana esatta, martedi? 19 gennaio. Il test eseguito ieri mattina a Bari Bega, che si trova – ribadiamo – ancora nel carcere dei Cappuccini, servira? a capire, in base alle indagini, se egli sia l’autore o un complice di un furto avvenuto in un’abitazione compiuto a San Marino lo scorso 1° luglio. Nel capo di imputazione, inoltre, il ventottenne albanese e? accusato anche di danneggiamento all’auto della Gendarmeria, in occa- sione del rocambolesco arresto.
Rammentiamo brevemente la dinamica dell’inseguimento avvenuto lo scorso 20 novembre nella zona di Acquaviva in seguito a un furto in un appartamento: mentre era in corso un servizio di controllo del territorio da parte della Gendarmeria, una delle pattuglie individuo? un’auto sospetta, che risultava rubata, parcheggiata in via Forte di Ugolino, una traversa di via Prato del Moro.
Nel frattempo due malviventi stavano mettendo a segno un furto in una abitazione al piano terra di una palazzina di 5 unita?. Disturbati dall’arrivo dei rinforzi i due ladri sono usciti di casa e sono saliti frettolosamente in macchina per fuggire. Ed e? a quel punto che e? scattato l’inseguimento per le vie della zona residenziale, fino a che, messi alle strette dalla Gendarmeria sono usciti dalla vettura e si sono divisi, scappando a piedi per i campi.
Alcuni testimoni, abitanti della zona, sentirono anche degli spari, scoppiati in aria dalle Forze dell’ordine per intimare i malviventi a fermarsi. L’inseguimento in auto si trasformo? poi in un inseguimento a piedi fino a quando uno dei due (l’albanese di 28 anni Bari Bega) venne braccato da 4 gendarmi, che dopo un inseguimento su un terreno scosceso riuscirono a fermarlo.
Il complice invece riusci? a dileguarsi ed e? tutt’ora latitante. L’albanese durante la fuga cadde a causa dislivelli del terreno e si feri? al volto e al collo. A quel punto i militari lo ammanettarono. Nell’inseguimento un gendarme riporto? la frattura di un dito della mano, mentre il malvivente ferito venne portato al pronto soccorso per essere curato. Durante l’anno appena concluso l’inseguimento di Acquaviva non fu l’unico.
Il 10 luglio scorso infatti avvenne un altro inseguimento da parte della Gendarmeria a Torraccia. In quell’occasione all’alt della Gendarmeria non si fermarono tre uomini a bordo di una Bmw station wagon, provocando cosi? un roccambolesco inseguimento terminato con una fuga per le campagne di Torraccia prima e per i boschi vicino al lago di Faetano poi, con le forze dell’ordine che continuarono le ricerche anche nel territorio italiano. Tutti e tre i malviventi riuscirono a dileguarsi. I malviventi erano sospettati di essere gli autori di alcuni furti in abitazione sul Titano. Durante le ri- cerche i Gendarmi ritrovarono uno zaino, contenente arnesi da scasso, abbandonato dai tre uomini.
Un altro inseguimento sempre da parte della Gendarmeria avvenne durante il Rally Legend lo scorso ottobre in zona La Ciarulla
a Serravalle. In quell’occasione si tratto? di una Audi A6 di colore grigio con a bordo 4 persone. Si tratto? di una fuga concitata, data la diffi- colta? di movimento per via della manifestazione sportiva – tra ressa di pubblico e confusione di veicoli parcheggiati – tanto che l’Audi urto?, danneggiandole, alcune vetture in sosta. Inseguiti dalla pattuglia – che riusci? anche a speronare il mezzo in fuga -, i 4 si dileguarono a piedi, favoriti dal buio. La ricerca da parte della Gendarmeria continuo? in una caccia all’uomo per i campi, nella zona della Ciarulla. I ladri pero? riuscirono a passare il confine da Galazzano e raggiungere una abitazione nella zona di Marignano, dove rubarono un pick-up, prima di allontanarsi.
Francesco De Luigi, La Tribuna