“Non andremo mai lontani, se non riusciremo a fare qualcosa per gli altri”, citando queste parole di Melvin Jones, fondatore dell’Associazione Internazionale dei Lions Clubs, ha esordito nel suo intervento Ezio Angelini, oratore ufficiale del meeting d’apertura dell’anno sociale 2014 – 2015 del Lions Club San Marino UNDISTRICTED, con una prolusione sul tema “il Lionismo oggi”. L’incontro si è tento venerdì 10 ottobre u.s., presso il Grand Hotel di San Marino. Ospite d’onore della serata conviviale il Presidente del Lions Club Bologna Irnerio, gemellato con il L. C. San Marino, Luigi Santomassimo.
Il Presidente Alessandro Barulli, nel suo discorso introduttivo, ha presentato l’oratore della serata. Ezio Angelini, residente a Morciano di Romagna e socio fondatore del Lions Club Valle del Conca, è laureato in Scienze Statistiche e Informatiche per le Aziende, ha conseguito ben due Melvin Jones Fellow, massima onorificenza lionistica nel 1997 e nel 2003 e ha ricoperto la carica di Governatore Distrettuale nell’anno sociale 2006 – 2007.
Angelini ha illustrato i fatti e le motivazioni che portarono alla nascita del Lions Clubs International, la più grande organizzazione di servizio al mondo con circa 1 milione trecentocinquantamila soci in oltre 46.000 Clubs, sparsi in 208 paesi e aree geografiche. I soci lion sono uomini e donne che dedicano il proprio tempo a cause umanitarie. Fondata nel 1917 l’Associazione ha come ideale il motto “Noi serviamo”. In tutto il mondo, i Lions Clubs sono noti per il servizio ai non vedenti e a quanti hanno serie menomazioni della vista. I Lions sono anche fortemente impegnati in favore dei giovani attraverso numerosi programmi giovanili. I Lions si dedicano anche alla tutela dell’ambiente, a favore della sensibilizzazione al diabete, a condurre programmi dedicati all’udito e, grazie alla loro Fondazione, offrono soccorso alle vittime di disastri in tutto il mondo.
L’Associazione Internazionale dei Lions Clubs ebbe inizio nei sogni di Melvin Jones, un uomo d’affari il quale credeva fermamente che ogni organizzazione di servizio dovesse estendere la portata delle proprie attività per il miglioramento sia della comunità locale, che del mondo nel suo insieme. Dopo aver contattato altre organizzazioni e gruppi simili in U.S.A., il 7 giugno 1917 venne organizzata una riunione presso l’Albergo LaSalle di Chicago e ad ottobre dello stesso anno, si ebbe il primo Congresso nazionale a Dallas.
Nella stessa sede, venne stabilito ed approvato un Statuto e un Regolamento e successivamente vennero approvati gli Scopi e il Codice dell’Etica. Tra i principali scopi adottati quell’anno uno, in particolare, stabiliva che “nessun Club dovrà avere quale obiettivo il miglioramento delle condizioni finanziarie dei propri soci”. Questo scopo rimane ancora, tutt’oggi, uno dei principali punti su cui si basano le direttive dell’Associazione.
Tre anni dopo la sua fondazione, nel 1920, l’organizzazione acquisì una struttura internazionale. Durante gli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso (nel 1960 fu fondato anche il Lions Club San Marino UNDISTRICTED), l’espansione internazionale continuò in particolare in Asia, Europa e Africa.
L’oratore, proseguendo nella sua esposizione, ha proposto ai numerosi soci, consorti e ospiti presenti alla serata conviviale, una serie di riflessioni sulle motivazioni personali che lo hanno portato, a suo tempo, ad entrare nell’Associazione dei Lions Clubs e che ancora oggi sono alla base della sua fattiva e costruttiva permanenza nell’organizzazione stessa. Tra i messaggi e i valori Angelini ha riportato i seguenti pensieri: “essere cittadino del mondo, essere sempre al servizio dei più deboli, vivere da lion deve essere sempre il nostro obiettivo principale, per fare servizio un lion deve metterci le mani, deve adeguare il modo di fare servizio che il rapido cambiamento della società ci impone”. Infine, Angelini ha poi proseguito esprimendo semplici, ma efficaci concetti del sono lion perché: “partecipo per servire: Noi serviamo; mi impongo la cultura del noi, non più dell’io, mi hanno chiamato cerco di rispettare la dialettica, cerco di rispettare l’essere umano in quanto tale, cerco di superare l’individualismo, ho allargato la mia cerchia di amici”.
Conrad Mularoni
