San Marino. Il maltempo continua a generare frane. Alla Ciarulla, accanto al Tiro a volo, ha ceduto il calanco che si affaccia sulla zona industriale.

Schermata 2015-03-30 alle 07.18.22Il maltempo di questi mesi ha martoriato il territorio sammarinese oltremisura.

Giove pluvio ha detto stop e uno scampolo di primavera si affaccia affatto timida sul Titano.

Purtroppo le copiose precipitazioni dei giorni scorsi hanno modificato, anche se in modo lieve, la geologia del territorio sammarinese. Sono state settimane di frane diffuse in tutta la Repubblica e l’ultima, in ordine cronologico, è occorsa nella zona industriale della Ciarulla di Serravalle dove in via dei Cerri (accanto al tiro a volo), sono state colpite alcune strutture adibite a depositi edili.

Il danno maggiore l’ha subito, per ora, la ditta di Mario Zanotti che nella mattinata di ieri (sabato) ha trovato una brutta sorpresa ad attenderlo appena dietro la propria ditta edile. Dal calanco adiacente infatti è scesa una cospicua quantità di materiale argilloso che ha modificato lo scorrere naturale della acque di scolo invadendogli la proprietà.
Un danno lieve per ora ma che con un reiterarsi delle piogge potrebbe diventare oltremodo serio.

“E’ un po’ di tempo che tengo monitorata la zona -dice Zanotti- ma ieri mattina è successo quello che temevo: una grossa porzione di terreno è smottato raggiungendo la recinzione della mia proprietà creando un rivo d’acqua che ha iniziato a scavare un piccolo torrente d’acqua che scende fino a valle”.

Nell’area interessata da quest’ultimo movimento di terreno sono presenti una dozzina di imprese e se il meteo dovesse fare ulteriori capricci i danni potrebbero diventare significativi.

“Siamo in affitto su suolo statale e vorremmo sapere come comportarci -chiosa Mario Zanotti- così comunque non possiamo lasciare il terreno e in qualche modo dovremo intervenire per liberare il flusso delle acque onde evitare che la situazione peggiori e ci distrugga i capanni e i depositi di mezzi e materiali. Non sarà un lavoro agevole, serviranno 5 o 6 viaggi di terra su camion per liberare l’acqua che ora sta scorrendo dentro i capanni e restituirgli il vecchio percorso verso valle”.

La criticità idrogeologica a San Marino sta mettendo a dura prova la tenuta dei terreni più sensibili.

E’ solo di due giorni fa lo smottamento in strada Quinta Gualdaria a Montepulito, una delle zone sensibili del territorio sammarinese così come strada del Fosso, nel tratto che da Corianino va verso il lago di Faetano. Un fronte franoso già conosciuto ha detto Fabio Berardi, responsabile della Protezione civile, la strada venerdì è stata interessata da un nuovo cedimento e chiusa in via precauzionale.

Marco Bollini, La Tribuna