Il peggio sembra essere passato, ma San Marino porta i segni del maltempo dei mesi scorsi.
Frane, piccoli smottamenti e un territorio che avrà bisogno di più di qualche ritocco per rimettersi in ordine. E il conto sarà più che salato per le casse dello Stato considerando che come minimo si parla di 2 milioni di euro per ricucire le ferite.
«Negli ultimi giorni – racconta il capo della Protezione civile sammarinese Fabio Berardi – non abbiamo compiuto grandi interventi. Da tenere sotto controllo c’è Strada dei Broccoli nel castello di Faetano. Una strada, questa, che seguiamo da un paio di anni con dissesti in più punti». I guai in quella strada sono solo gli ultimi in ordine di tempo, ma gli uomini della Protezione civile tengono costantemente monitorate almeno una quarantina di zone sul territorio. Negli ultimi mesi – racconta Berardi – ci sono state almeno tre o quattro frane in ogni Castello. Una situazione complicata. I terreni argillosi rilasciano acqua lentamente e gli smottamenti sono continui».
Serviranno risorse importanti per un piano pluriennale di interventi. «Qualche milione di euro dice subito il capo della Protezione civile , due come minimo. Occorrerà un esercizio finanziario pluriennale di intervento iniziando da quelle che sono le situazioni più critiche. Partiremo dalle frane che hanno coinvolto le strade principali e le abitazioni». Faetano, Montegiardino e Serravalle sono stati i Castelli maggiormente colpiti, ma anche gli altri non se la passano benissimo.
La forte pioggia che ha preso di mira il Titano nei primi giorni di febbraio ha lasciato delle profonde cicatrici. Basti ricordare la voragine che ha impedito il transito per giorni su Strada di Montecucco, tra Santa Mustiola e Galavotto, ma anche a Faetano una frana ha invaso il manto stradale e due auto sono rimaste impantanate nel fango tanto che per estrarle è servito l’intervento di una ruspa.
Questi episodi sono avvenuti nel mese di febbraio, ma anche gennaio è stato impegnativo per gli uomini della Protezione civile sammarinese. A Serravalle Berardi e i suoi sono stati impegnati per giorni per tenere sotto controllo la frana che si era formata nella scarpata sovrastante il cimitero. Ma anche in zona Fondo Rio la situazione è sembrata subito complicata.
E il vento che negli ultimi giorni ha messo in ginocchio gran parte del territorio italiano? «E’ caduto qualche palo del telefono dice Berardi , ma per il resto non ci sono state segnalazioni e interventi importanti. Diciamo che il vento di bora non ci ha creato problemi».
Il sole da qualche giorno è tornato a splendere a San Marino, ma è già possibile pensare che il peggio sia passato? Il resto del Carlino