Un’occasione di incontro: questo è il Meeting, prima di tutto. Poi, c’è tanto altro: mostre, spettacoli, attività sportive dentro una manifestazione a carattere internazionale che affronta temi cruciali della politica, della fede, dell’economia e della scienza, nel libero e aperto dialogo con le personalità più interessanti della cultura mondiale. Dopo la presentazione ufficiale del programma all’Ambasciata d’Italia in Vaticano, martedì sera, la presentazione a Serravalle, nel contesto delle iniziative legate al ricordo di don Peppino, l’indimenticabile e amatissimo parroco morto lo scorso marzo e al quale, adesso, la comunità serravallese propone di intitolare il parco Laiala. Tre serate organizzate dal Centro Sociale S. Andrea unitamente alla Cooperativa culturale Il Sentiero, con il patrocinio della Giunta di Castello di Serravalle, di cui quella centrale ha visto ospite Marco Aluigi, Vicedirettore e responsabile convegni del Meeting per l’amicizia fra i popoli.
L’edizione 2025 porterà il titolo “Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”, tratto dai Cori da “La Rocca” di Thomas Stearns Eliot, su cui prenderanno forma i circa 100 convegni, le 15 mostre e altrettanti spettacoli. Nella sua carta di identità, spiccano come sempre grandi numeri: circa 600 relatori, 3000 volontari che garantiranno i servizi e il buon funzionamento di questa grande manifestazione, frequentata ogni anno da almeno 800 mila partecipanti.
“Cerchiamo di portare a Rimini quello che c’è di bello e di importante nel mondo” spiega Aluigi, che al Meeting era arrivato nel 2000 per sostituire una persona temporaneamente assente e poi è rimasto fino a diventare una delle figure apicali. E in questo momento così difficile per tutti per via delle guerre, per altro assai vicine alle porte di casa nostra, il Meeting non potrà non parlare di pace. “Il buonismo non ha alcun senso – chiarisce – più che parlare di pace, dobbiamo fare in modo che sia possibile ricostruire il tessuto sociale anche dove l’umanità sembra svanita”.
Nel consueto stile del Meeting, ci saranno dunque le testimonianze che portano incise sulla loro pelle i segni della tragicità della storia e la necessità di trasmettere il loro personale messaggio. Come quello che avverrà con l’evento, previsto proprio in apertura, dal titolo “Madri per la pace”, dove saranno protagoniste: una mamma musulmana, che ha visto morire suo figlio nella seconda intifada; una mamma israeliana, che ha visto morire il figlio in quel famigerato 7 ottobre 2023; una suora (anche lei madre nell’appellativo che si usa in molte occasioni) che ha lavorato nella striscia di Gaza. Donne che dovrebbero odiarsi e che invece sono diventate amiche partecipando a “Parents circle”, un’organizzazione congiunta israelo-palestinese composta da famiglie che hanno perso un parente stretto a causa del conflitto. Il suo scopo principale è promuovere la riconciliazione, il dialogo e la comprensione tra le due parti, attraverso attività come incontri, testimonianze e progetti educativi.
La condivisione di una storia, insieme a tante altre previste nel programma, è la dimostrazione plastica di come inserire quei mattoni nuovi indicati dal titolo, nell’inferno, o nel deserto, causato dalla cattiveria umana e dalle mire di potere. Insomma, il Meeting non è solo una passerella per i politici, come talvolta viene descritto, ma un luogo di ascolto e di dialogo, il filo conduttore per guardare l’umanità con gli occhi nuovi della speranza. Così come avevano ideato, costruito e sperato quei giovani che nel 1979 misero i primi mattoni di un’esperienza cristiana per confrontarsi con gli altri, conoscere e crescere insieme. Dopo quasi mezzo secolo, quell’idea è cresciuta così tanto che ogni edizione ha bisogno di un anno di preparativi, di contatti, di relazioni.
“Sarà un’edizione molto positiva – anticipa Aluigi – c’è bisogno di molta amicizia tra i popoli in questo mondo in fiamme; c’è bisogno di tornare a parlare, ma soprattutto a praticare la pace, dai luoghi familiari a quelli dove si decidono le sorti delle nazioni”. Sottolinea anche il rapporto con San Marino, che è importantissimo e va avanti praticamente dagli esordi con reciproco interesse e soddisfazione.
Segnala infine che il Meeting è un evento di punta, che si racconta in diretta con la possibilità di essere seguito da remoto grazie alle nuove tecnologie. Infatti, i principali convegni sono trasmessi in italiano, inglese e spagnolo sul sito, sul canale Youtube e su alcuni dei principali network. Successivamente sono disponibili in altre lingue. Ma essere presenti è sicuramente un’altra cosa, dal 22 al 27 agosto prossimo. A parte il cibo distribuito nei tantissimi punti di ristoro, tutto il resto è gratuito: incontri, manifestazioni, mostre e spettacoli, perfino il parcheggio.