Il giornalismo libero e indipendente è un pilastro fondamentale di ogni democrazia, un faro che guida l’opinione pubblica e mantiene sotto controllo i poteri istituzionali. La mia vicenda e del GiornaleSM, così come quella internazionale di Julian Assange, riflettono chiaramente le sfide e le vittorie che questo settore importantissimo affronta quotidianamente.
Oggi il mainstream spesso domina la narrazione, i blog e le pubblicazioni online emergono come baluardi di verità e di libera espressione. Il mio caso e di GiornaleSM ne è un esempio lampante. La battaglia legale da me affrontata, difeso dall’avvocato Achille CAMPAGNA, ha messo in luce questioni fondamentali sulla libertà di stampa e sull’informazione libera.
Per chi non è attento o se n’è dimenticato veniamo ai fatti:
Nel dicembre 2019, il Commissario della Legge Simon Luca Morsiani ha emesso un decreto di archiviazione, il secondo dopo quello del Commissario della Legge dott.ssa Elisa Beccari, rigettando le accuse contro di me e sottolineando che l’informazione non deve essere monopolio esclusivo dei giornalisti professionisti e non. Questo principio è stato ulteriormente confermato dal giudice Vico Valentini nel maggio 2022, che ha chiaramente definito il sito web GiornaleSM come una pubblicazione online, riconoscendo il diritto di ogni cittadino alla libera espressione del pensiero.
Secondo la giurisprudenza sammarinese (ma anche quella della Convenzione europea dei diritti dell’uomo – CEDU), in un ordinamento democratico il giornalismo non è un privilegio derivante da una selettiva e specifica attribuzione tecnico-professionale, ma un diritto fondamentale di ciascuno alla libertà di espressione. Questo principio è stato ribadito in varie sentenze, sottolineando che la libertà di informazione appartiene a chiunque e il suo esercizio non è riservato esclusivamente ai giornalisti, o agli operatori classici della stampa, e non ultima quella del gennaio 2023 del Commissario della Legge Prof. Vico Valentini.
San Marino. L’ASTROLABIO – “Sentenza Importante!” … di Augusto Casali
Occorre, giustamente, a questo punto scrivere due righe su quello che è il faro di tutti noi citizen-journalist ovvero Julian Assange fondatore di WikiLeaks, che rappresenta un altro capitolo importantissimo nella lotta per la libertà di informazione. Assange ha svelato al mondo segreti di stato, documenti riservati e verità scomode, guadagnandosi l’ammirazione di chi crede nella trasparenza e la persecuzione di chi vedeva minacciato il proprio potere.
Assange, cittadino australiano, è stato in questi giorni liberato dalla prigione nel Regno Unito grazie a un accordo con gli Stati Uniti.
Questa notizia è stata accolta con favore da molti sostenitori della libertà di stampa, me compreso. I membri del Parlamento australiano hanno addirittura approvato una mozione chiedendo la sua liberazione ed il primo ministro australiano Anthony Albanese ha esortato gli Stati Uniti a ritirare la richiesta di estradizione, sottolineando l’importanza di proteggere i diritti dei giornalisti e degli informatori (Assange Defense) (Democracy Now!).
Assange ha sempre sostenuto che la sua attività di pubblicazione di informazioni riservate era un atto di giornalismo e di servizio pubblico, nonostante non fosse un giornalista (professionista o non). La sua liberazione è stata vista come una vittoria per la libertà di stampa, anche se rimangono preoccupazioni riguardo alla protezione dei diritti dei giornalisti e degli informatori a livello globale.
Il caso GiornaleSM ha rivelato a San Marino, invece, non solo la necessità di proteggere il diritto alla libera informazione, ma anche l’urgenza di rivedere alcune normative. L’avvocato Campagna ha evidenziato come la giurisprudenza sammarinese, in linea con le sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, riconosca che il giornalismo non sia un privilegio riservato, ma un diritto fondamentale.
L’articolo 385 del Codice Penale di San Marino, che regola l’esercizio abusivo della professione giornalistica, deve essere riformato – come la legge sull’informazione – per escludere chiaramente le attività di informazione e di espressione libera. Questa necessità è stata ulteriormente sottolineata dalla sentenza del giudice d’appello Giuseppe Severini, che ha ribadito come la libertà di informazione appartenga a chiunque, non solo a chi detiene un titolo professionale.
San Marino. David Oddone sulla sentenza Giuseppe Severini sulla libertà di stampa
Il lungo iter giudiziario che mi ha coinvolto ha posto dubbi inquietanti sulla gestione della giustizia e le dichiarazioni dell’avvocato Campagna hanno palesemente lasciato intendere che ci siano state pressioni e tentativi di dilatare i tempi del processo per evitare una sentenza di merito. Questo scenario, se confermato, rappresenterebbe una grave distorsione del sistema giudiziario e un attacco alla trasparenza.
I siti di informazione e le pubblicazioni online come GiornaleSM hanno un ruolo importantissimo nel panorama informativo moderno, soprattutto in una realtà così chiusa come è GiornaleSM. Essi forniscono una piattaforma per le voci indipendenti e per le notizie che potrebbero essere trascurate o censurate dai media tradizionali. In molti casi, come dimostrato dalla mia vicenda, questi strumenti di informazione sono essenziali per mantenere una società informata e vigile.
Il riconoscimento dei diritti di GiornaleSM e la mia assoluzione sono vittorie importanti, ma la lotta per una stampa libera e indipendente continua. La giustizia deve proteggere questo diritto, garantendo che ogni voce possa essere ascoltata e che la verità possa emergere.
La libertà di stampa è essenziale per la democrazia. Il mio caso e quello di Julian Assange ci ricordano che informare è un diritto di tutti, non un privilegio riservato a pochi. La giustizia deve proteggere questo diritto, garantendo che ogni voce possa essere ascoltata e che ogni verità possa emergere.
In un mondo dove le verità scomode sono spesso nascoste e le voci dissenzienti messe a tacere, il giornalismo libero rappresenta una luce di speranza.
Il riconoscimento dei diritti di GiornaleSM e la mia assoluzione sono vittorie importanti, ma la lotta per una stampa libera e indipendente continua, e deve essere sostenuta da tutti coloro che credono nella democrazia e nella giustizia.
Io ci credo.
Marco Severni – direttore del GiornaleSM