San Marino. Il mistero delle paste rubate all’epilogo

paste rubateGoliardia che sconfina nel gorgo del codice penale. In Repubblica, da qualche settimana, alcuni gestori di bar tra Borgo Maggiore e Città lamentano il furto del vassoio delle paste destinate alla colazione dei clienti.

Se le razzie all’alba sono da imputare alla stessa (o alle stesse) persona, il conto finale dovrebbe essere salato per bilanciare la dolcezza delle brioches. Purtroppo per la banda dei cornetti il passa parola ha allertato i gestori dei bar delle zone colpite facendo sì che questi si coalizzassero e corressero ai ripari.

La mossa vincente in questo caso è stata quella di utilizzare le telecamere di sorveglianza (anche degli esercizi commerciali adiacenti) come grande fratello e svelare il mistero delle brioches scomparse.

Nello specifico, accanto al bar Giulietti di Città, una telecamera ha immortalato una Lancia di colore bianco dalla quale scende un ragaz- zo sorridente che con agilità si impossessa del vassoi destinato ai clienti affamati del Bar. Clienti paganti.

I gestori dei vari esercizi si sono dimostrati magnanimi e hanno fatto intendere che non vorrebbero rivolgersi alle forze dell’ordine per incastrare il gruppetto di ragazzi, ma questo a patto che a seguito di un pentimento restituiscano il maltolto.

Gesto nobile il perdono, nonostante lo scherzo abbia procurato un discreto danno a chi con quelle paste serve la cola- zione agli avventori. Avventori affamati che si aspettavano d’esse-re rifocillati nel proprio bar di fiducia e che nei giorni dei furti, delusi, non sono riusciti a fare il pieno di energia per affrontare la giornata.

mb, La Tribuna

Un fotogramma dei “mangiabrioches” ripreso dalla telecamera del negozio accanto al bar