Da tempo seguo gli amici di 40Days for life, che, in tutto il mondo, difendono il diritto alla vita dei bambini concepiti. E ho visto e fatto vedere il film che illustra un pezzo della loro grande storia, Unplanned, in cui si mostra come la speranza possa rinascere e contagiare il cuore di uomini e donne facendoli testimoni del bene che è ogni vita umana.
Ho partecipato alla Veglia funebre per le sette vittime di Riccione, della comunità Cuore21, che accoglie e custodisce i bimbi down, accompagnandoli nel mistero della vita dignitosa di cui hanno diritto. Il momento più commovente è stato al loro funerale, nello Stadio di Riccione, alla Messa presieduta dal Vescovo di Rimini, Mons. Lambiasi, e u folto numero di sacerdoti. Ed è stato quando tanti ragazzi e ragazze down, con in mano un palloncino rosso a forma di cuore, davanti alle bare e all’altare, hanno fatto volare nel cielo quel loro palloncino. Erano vivi, erano amati, erano e sono accolti con amore.
Ogni vita umana ha un valore infinito.
E nel cuore è nata una fitta di dolore, pensando a quanto appena accaduto nella Repubblica del santo fondatore Marino, in cui un numero troppo grande di cittadini ha espresso la volontà di porre fine, con l’aborto, a vite come queste, colpite da varie malattie o segnate dallo stigma della sindrome di down.
E ho letto il racconto di quanto accaduto in Scozia, in questi giorni, ove «Il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon è recentemente andato alla BBC per dire che “farà tutto il possibile per impedire” ai suoi concittadini di parlare liberamente sull’aborto in una pacifica veglia di 40 giorni per la vita».
E gli amici di 40 Days for life così rispondono: «Non c’è eccezione “tranne che per argomenti controversi” quando si tratta di libertà di parola. Gli argomenti controversi sono il motivo per cui apprezziamo la libertà di parola.
Il primo ministro scozzese sta bullizzando il suo stesso popolo semplicemente perché ha il potere di farlo… Se la libertà di parola cade nel Regno Unito, può cadere ovunque.
Proprio come il Regno Unito ha esportato la libertà di parola in tutto il mondo, può anche esportare il silenziamento delle voci dissenzienti in altri paesi, compresa l’America.
Il modo migliore per mantenere i tuoi diritti è usare i tuoi diritti.»
Impariamo la lezione. Un amico mi ha detto che, di fronte all’abominio della legge omicida sull’aborto, si vergognava di essere parte della Repubblica. Lo capisco, ma non basta.
Impariamo la lezione dei nostri amici di 40 Days for life: «Il modo migliore per mantenere i tuoi diritti è usare i tuoi diritti.»
È giunto il tempo di testimoniare con la vita, le parole, le scelte, la cultura e la comunicazione che il diritto alla vita (oltre che alla libertà di parola) si mantiene facendolo vivere ovunque siamo. E sarà allora la vittoria del bene. Nessuno potrà intimidirci, nessuna minaccia potrà fermarci, ogni nostro gesto sarà la vittoria dell’amore sull’odio e sulla indifferenza, sulla ideologia di morte, sulla cultura dello scarto.
Viviamo da protagonisti, commossi e appassionati. E gli amici di Riccione, segnati dal dolore e dalla speranza, ci mostrano che l’abbraccio ai fratelli e sorelle più fragili è l’autentica conquista della civiltà, nella quale vogliamo vivere, con chiunque.
Gabriele Mangiarotti