San Marino. Il naufragio della sinistra: tra crisi, compromessi e necessità di un nuovo inizio … di Emilio Della Balda

Emilio Della Balda
Il mondo in cui ha operato la sinistra con alterne vicende, ma anche con fondamentali conquiste sociali, non c’è più.
Il punto di rottura si è verificato con il colpo di stato bianco del 1986 che ha prodotto una grave crisi nella sinistra e una anomala collaborazione di governo tra comunisti e democristiani.
La rivincita dei socialisti ” traditi “, avvenuta attraverso il governo con la DC spodestando i comunisti, rientra nel percorso declinante delle sinistre iniziato nel 1986.
Dopo 8 anni di governo delle riforme, del progresso sociale e della grande solidità economica dello Stato, è iniziata una guerriglia infinita nelle sinistre guidate da capetti innamorati del potere e senza una visione di futuro.
Disposti a tutto per dividere qualche fetta di torta con la DC.
Tre anni dopo il ribaltone democomunista, si è organizzata la cricca che ha fatto e disfatto i governi; costruito e distrutto leaderini senza valori e senza ideali; trasformato il Congresso di Stato in un comitato d’affari per la San Marino da bere.
Mentre la sinistra si frantumava e perdeva la bussola, la cricca disponeva la vendita delle licenze bancarie; bloccava la giustizia penale; favoriva i traffici impedendo l’adesione all’Unione Europea e l’accordo di cooperazione con l’Italia; spadroneggiava sul territorio utilizzando speculatori senza scrupoli; spingeva il clientelismo e la spesa corrente per aumentare il consenso ai suoi referenti politici; cercava di appropriarsi dell’intero sistema finanziario; bloccava ogni tentativo di riforma per facilitare l’intreccio perverso tra politica e affari.
Sono cambiati i governi, sono cambiati i teatranti politici, sono cambiati i tempi, ma la cricca è sempre la stessa.
Chi ha cercato di sostituirla con spregiudicatezza e con clamorosi assalti, ci ha lasciato le penne e altri ce le lasceranno.
Ecco perché continuo a sostenere che è indispensabile una rottura di sistema per uscire dal naufragio morale e per evitare la bancarotta.
La sinistra deve riparare i danni che ha fatto nell’ultimo trentennio (38 anni! ) con una ripartenza che riunisca le forze sociali e progressiste in un nuovo spazio politico dal quale scaturisca un progetto paese innovativo, sociale, solido e moderno.
Altro che governi con la DC !!!
Emilio Della Balda