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  • San Marino. Il Paese ha bisogno di una svolta socialdemocratica che metta fine all’avventurismo … di Emilio Della Balda

    Il Paese ha bisogno di una svolta socialdemocratica che metta fine all’avventurismo, al clientelismo, all’improvvisazione, all’intrallazzo, allo spreco di denaro pubblico e sopratutto che sconfigga i poteri occulti e extra istituzionali della cricca.
    A 35 anni di distanza dal diktat gattiano che ha impedito l’adesione all’Europa, per mantenere commerci impropri, riciclaggi finanziari, società anonime, San Marino da bere, la struttura del Paese è rimasta debole e confusa. Senza riforme!
    La partitocrazia ha dilapidato l’enorme ricchezza accumulata, praticando la demagogia, il clientelismo e lo spreco del denaro pubblico. Il macigno del debito pubblico, prodotto dalla follia politica e da vergognose convenienze, condizionerà negativamente il futuro per i prossimi 30 anni e imporrà nuovi sacrifici.
    Sul piano politico, è evidente che il nuovo governo nato sul fragile compromesso tra continuità e cambiamento e per paura del ballottaggio, non è in grado di fare le indispensabili riforme strutturali richieste, anche per l’associazione all’Unione Europea.
    Le varie forze politiche di maggioranza e di opposizione, non possono continuare ad essere subalterne; non possono farsi soffocare in un ruolo gregario negando la storia gloriosa del passato; non possono rinunciare ad una funzione di guida democratica e riformista del Paese, con una visione di futuro. Diversamente entrerebbero in una regressione radicale che porterebbe all’autodistruzione di quella che mi ostino ancora a chiamare sinistra.
    Per realizzare la svolta socialdemocratica è indispensabile ricercare, con decisione e con passione, la collaborazione e l’unità di tutte le forze del progresso e del cambiamento redigendo un Manifesto Politico, aperto a tutti i cittadini, che precisi la linea politica, i valori di riferimento, i tempi e i modi di realizzazione dell’obiettivo unitario.
    E’ altresì necessario impostare, con un lavoro diffuso che diventi anche formazione politica, un Progetto Paese di lungo termine che definisca la comunità che si vuole costruire insieme nel prossimo decennio e tutte le riforme e le azioni conseguenti, indicando anche i tempi e i modi.
    E’ ora di mettere insieme le nostre differenze intorno ad una alternativa democratica alla conservazione. Non si tratta di campo largo o campo stretto. Si tratta di unire tutti i progressisti che manifestano spirito democratico e sentimento repubblicano; che vogliono un radicale cambiamento per dare un futuro e una sicurezza a San Marino.
    Emilio Della Balda