San Marino. Il Partito Socialista dice ‘no’ ai tagli nelle scuole

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  • partito socialistaDa alcuni giorni le prospettive del sistema scolastico sammarinese sono tornate al centro del dibattito pubblico e politico. Questo non rappresenta necessariamente una cosa negativa, in quanto la scuola ha una funzione sociale di tale importanza che impone di mantenere costantemente attivo il dialogo e il confronto fra responsabili di governo, forze politiche e corpo dei docenti. In primo luogo riteniamo che su questo argomento debba essere evitato un approccio superficiale, dato che la scuola è il luogo in cui bambini e ragazzi vengono educati e preparati a diventare i cittadini del futuro. E’ dunque necessario utilizzare una buona dose di cautela, tentando di non fomentare lo scontro politico su una questione, che più di altre, coinvolge l’intera comunità sammarinese.

    Tuttavia, le recenti prese di posizione di diversi insegnanti sono per noi fonte di grande preoccupazione e devono essere tenute in seria considerazione, perché appare concreto il rischio del decadimento della qualità dell’offerta didattica a causa dei provvedimenti sino ad ora adottati dal Governo.

    Siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà finanziarie in cui si trova il bilancio dello Stato, ma è gravissimo cercare di ridurre il disavanzo tagliando le risorse stanziate per il sistema scolastico. La spesa destinata alla formazione è la migliore forma di investimento nell’era della società della conoscenza. Pertanto è un controsenso assurdo e ingiustificabile togliere soldi alla scuola, quando semmai bisognerebbe aumentarli.

    Il sistema educativo sammarinese, in ogni ordine e grado, rappresenta una realtà di assoluta eccellenza sul piano dell’offerta didattica proposta agli studenti. Va potenziato, non smantellato!.

    Confidiamo che il Governo possa prendersi una pausa di riflessione per aprire al più presto un confronto pubblico sulle prospettive del sistema scolastico.

    L’istruzione infatti deve essere un valore condiviso al di sopra dei partiti e delle ideologie. Deve essere un bene tutelato da tutti tramite un confronto continuo anche tra posizioni diverse.

    Non sono accettabili forzature.