San Marino. Il PDCS difende la scelta di abbandonare il progetto ZTE: ‘Un investimento troppo oneroso e tecnologicamente obsoleto, San Marino guarda avanti con TIM e zero costi per lo Stato

Il PDCS non intende entrare nella querelle tra RETE e RF circa l’esito delle indagini penali che sono rivolte a valutare profili penali, ma non certo a determinare l’opportunità o l’inopportunità di un investimento per il quale non vi sono le condizioni di base a San Marino. 

Primariamente perché eccessivamente oneroso e secondariamente perché – come è già stato fatto rilevare dal punto di vista tecnico – basato su una tecnologia che non è più attuale e, soprattutto, che non offre le garanzie di sicurezza che sono richieste a livello europeo e dai nostri principali partner economici.

Queste le motivazioni per cui nella Legislatura appena terminata il governo a guida PDCS ha cambiato strada ed il progetto che è stato portato avanti, in discontinuità con li progetto ZTE, è un progetto a costo zero per lo Stato con investimenti effettuati tutti a carico dell’operatore. Ciò che avviene, sostanzialmente, in tutti i Paesi del mondo, a partire dalla vicina Italia, dove sono gli stessi operatori ad investire sugli impianti.

Sul piano operativo, dopo il rinnovo della convenzione con il gruppo TIM nell’aprile scorso, a seguito degli impegni assunti in tale ambito, tutte le fasi prodromiche alla realizzazione dei nuovi impianti di copertura sono già avviate, ed è già stato realizzato un importante intervento sulla zona di Fiorina. A seguire, verranno portati avanti quelli sulla restante parte del territorio che prevederanno la sostituzione di tutti gli apparati esistenti e alcune riallocazioni di impianti esistenti – cioè un diverso posizionamento a parità di antenne – e poi, in ultima istanza, la verifica dell’installazione di nuovi impianti per le zone a più scarsa copertura. 

Il tutto, ovviamente, compatibilmente con le tempistiche del territorio e le tempistiche derivanti dalle varie autorizzazioni amministrative, che sono necessarie a questo tipo di intervento.

Inoltre, quest’anno sarà completato anche il cablaggio della fibra ottica, quindi San Marino sarà un Paese 100% FIBRA.

In ambito di TLC, dunque, il Partito Democratico Cristiano Sammarinese intende chiarire alla cittadinanza che molto è stato fatto a livello infrastrutturale, e con costi decisamente molto più contenuti per lo Stato rispetto a un investimento come ZTE, totalmente sulle spalle dello Stato e dove l’operatore non aveva nessun rischio a livello di impresa.

Tutto si può dire, ma non certo che sia stato lo scorso Governo a dilapidare milioni di euro, in un progetto nato male, proseguito peggio e perciò naufragato. 

L’impegno, per questa Legislatura, è di proseguire completando al più presto la copertura in maniera efficace di tutto il territorio, per dare un servizio efficiente e a costi più possibili contenuti alla cittadinanza.     

Comunicato stampa PDCS