San Marino. Il “politicamente corretto” sta uccidendo, da sinistra, la più antica Società del mondo

Enrico Lazzari

Ma siamo sicuri che il “politicamente scorretto” sia realmente ciò che andrò a scrivere in questo umile ragionamento ad “alta voce”? Oggi, purtroppo, dissentire o anche solo evidenziare aspetti controversi della deriva “politically-correct” in cui l’occidente è piombato -San Marino compreso- può valere la gogna, la delegittimazione, l’isolamento se non, in certe legislazioni, un procedimento penale.

Questa deriva, sul Titano, in questi giorni, si è “palpata” nelle discussioni, politiche e social, conseguenti il varo del Decreto Delegato n.140 del tre ottobre scorso, per mano della Segreteria di Stato alla Cultura guidata dal culturalmente socialista Andrea Belluzzi. Si tratta, come ha spiegato lo stesso, di un atto che adotta le “indicazioni curriculari dell’insegnamento della religione cattolica” nelle scuole sammarinesi, “come previsto dalla legge n.95 del 6 giugno 2019”, varata, quindi, dal governo AdessoSm con, al suo interno, anche Libera. Quella stessa Libera che, oggi, ha colto l’occasione per contestare il provvedimento e strumentalizzarlo, arrivando anche a distorcerne i fini, cogliendo l’occasione per mettere in dubbio la legittimità, in uno stato laico, dell’approfondimento della religione nelle scuole sammarinesi. “Sul merito (del decreto 140, ndr) -scrive Libera- pensiamo che il modo ‘evangelico’ con cui si definiscono tutti i bambini come cattolici, e’ inaccettabile per una scuola pubblica”.

E sta qui il tema -”pericoloso” per chi lo affronta razionalmente- che voglio porre al centro di un ragionamento, uscendo dal suo merito ma allargando l’analisi al “buonismo” incondizionato, alla forma imprescindibile imposta ad ogni termine, allo svilimento -tramutato in “vergogna”- della cultura che sta alla base della formazione culturale di una società… Al politicamente corretto, per intenderci.

Siamo sicuri del fatto che stiamo percorrendo, anche sul Titano, trainati dal fiume in piena globale, la strada giusta? Siamo certi che non stiamo esagerando e che, in un futuro neppure troppo lontano, non pagheremo conseguenze pesanti?

Usciamo dalla annosa polemica sulla religione a scuola, uno stato è laico anche se non rinnega la sua cultura cattolica, anche se non preclude -a chi vuole- la “coltivazione” delle sue radici da sacrificare sull’altare del politicamente corretto… Ma usciamo, dicevo, dalla singola vicenda e guardiamo l’attuale situazione in maniera ampia, totale.

Ci rendiamo conto che stiamo creando una società dove le nuove generazioni arriveranno a ritenere “anormale”, a credere sia una “malattia da curare” l’eterosessualità? Una comunità dove ci si vergognerà di essere bianchi; dove il solo appartenere al “prevaricatore” sesso maschile sarà una colpa da espiare; dove essere cattolici sarà fuorilegge; dove il richiamo ai valori culturali di origine sarà dimenticato, magari perchè tutti i libri politicamente scorretti saranno stati “bruciati”; dove la storia sarà stata “aggiustata” e “riscritta” dai vincitori di questa scellerata battaglia buonista…

Certo, ho volutamente esagerato… Ma il cammino verso questa deleteria -e fortunatamente oggi impossibile-, degenerata esagerazione è intrapreso. Si fermerà prima che accada ciò, è ovvio. Ma ogni tappa conclusa in questo cammino, che viviamo come un successo dopo anni di “bombardamento” mediatico e “crocifissioni” sulla collina del pubblico ludibrio, segna una delegittimazione dei valori cardine della comunità che, quindi, si evolve da un lato (quello della tolleranza e della conquista di libertà fondamentali dell’individuo) ma si involve su tanti altri.

Manca, forse, in questa “evoluzione”, un razionale equilibrio? A mio modesto parere sì! Del resto, chi cerca timidamente di promuoverlo, è immediatamente aggredito da ogni fronte. E chi, in fondo, ne comprende il senso e l’importanza, nella migliore ipotesi, ha il coraggio, al massimo, di tacere… 

Questo impeto, negli anni, ha portato importanti conquiste in ambito di libertà sessuale, di eguaglianza, di diritti ineludibili prima dimenticati e poi concretizzati… Ma oggi -ed è sempre il mio modesto parere- si sta esagerando. E simili esagerazioni, in tematiche delicate e basilari per una società, portano ad una dittatura di pensiero che è il primo passo per la morte della cultura, del pensiero individuale e, quindi, della libertà e dei diritti

Si ritrovi, almeno sul Titano -e lo sostengo da laico e liberale che mi ritengo essere- il giusto equilibrio in una evoluzione culturale avviata e arrivata a tagliare traguardi importanti. Altrimenti l’epilogo non sarà l’affermazione dei diritti, ma la mera inversione dei ruoli fra “privilegiati” e “bistrattati” di oggi e di domani: il nero sarà razzista verso il bianco, l’omosessuale perseguiterà gli eterosessuali, l’adulatore del “dio” Nettuno crocifiggerà i cattolici, il “Corno d’Africa” colonizzerà l’Europa…

Okay… Ho nuovamente esagerato! Ma se una comunità -peraltro quella sammarinese che può fregiarsi di essere la più antica democrazia del mondo- arriva a vergognarsi della sua cultura e della sua storia cosa potrebbe succedere?

Enrico Lazzari