
Il prossimo 2 giugno la Repubblica Italiana compirà 79 anni. Tanti infatti ne sono passati da quando con un referendum istituzionale che si svolse tra il 2 e il 3 giugno del 1946, gli italiani, a guerra appena finita e con l’Italia ancora profondamente segnata dal conflitto mondiale, vennero chiamati alle urne per decidere quale forma di Stato – Monarchia o Repubblica – dare al Paese e per eleggere i membri dell’Assemblea Costituente, ovvero l’organo incaricato di redigere la nuova Costituzione italiana – si legge in una nota diffusa dal Presidente del Comites San Marino Alessandro Amadei.
Seppur sancita ufficialmente dalla Corte di Cassazione il 18 giugno, la nascita della Repubblica Italiana avvenne di fatto all’indomani di questa consultazione referendaria, a seguito della quale il 54,3% dei votanti (tra cui finalmente anche le donne, a cui era stato riconosciuto solo pochi mesi prima tale diritto) scelse la Repubblica.
Le donne ebbero un ruolo ed un peso determinanti, infatti votarono 12.998.131 donne (a fronte del voto di 11.949.056 espresso dagli uomini) grazie al Governo Bonomi che nel 1945 emanò un Decreto che riconobbe il diritto di voto alle donne in risposta alla forte mobilitazione delle associazioni femminili.
Il Presidente del Comites Alessandro Amadei ricorda come il 2 giugno coincida con la nascita della nazione moderna, in quanto il referendum mise fine al Regno d’Italia che dal 1861, data dell’unificazione, per 85 anni era stato guidato dalla famiglia reale dei Savoia e fece nascere la Repubblica Italiana. L’Italia passò in questo modo da una monarchia costituzionale a una repubblica parlamentare.
Quindi a seguito del referendum iniziò un percorso lungo quasi 80 anni che ha garantito a tutti gli italiani la partecipazione attiva alla vita politica e sociale del Paese: un valore che la Festa della Repubblica celebra e rinnova ogni anno, coinvolgendo appassionatamente tutti i cittadini, compresi coloro che, come noi, risiedono all’estero. Buona democrazia a tutti, buona Festa della Repubblica! – conclude la nota.
Alessandro Amadei
Presidente del Comites San Marino