Il rientro di capitali in Italia a seguito della dichiarazione volontarie con relative tasse e sanzioni (la cosiddetta “voluntary disclosure”) potrebbe mettere a rischio la già sofferente situazione della liquidità in Repubblica. Di qui la possibilità di un prestito da parte dell’Italia, che di fatto si troverebbe a concedere con gli interessi quello che dall’altra parte chiede con sanzioni.
Una mossa che per il Titano potrebbe appunto determinare, anche se non è ancora detto, una tensione nella liquidità.
A confermare l’eventualità, rassicurando al contempo la cittadinanza, è la maggioranza al completo che ieri nella sede i Ap, ha convocato i cronisti per fare il punto sull’esito della verifica ma soprattutto sulle recenti notizie positive relative al pareggio di Bilancio.
E così arriva la conferma che “il governo si sta muovendo in modo da non trovarsi scoperto all’’improvviso”. A spiegarlo il segretario della Dc, Marco Gatti che evidenzia come non sia “stato chiesto un prestito perché abbiamo necessità al bilancio dello Stato, ma il governo – chiarisce – si è attivato con l’Italia, Paese che sta facendo determinate politiche che potrebbero avere conseguenze sul sistema finanziario e bancario sammarinese, qualora possa esserci bisogno di sostegno immediato”. Tradotto in parole povere, Gatti conferma quanto anticipato nei giorni scorsi dal segretario di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni: il soccorso di Roma potrebbe arrivare in seguito alla regolarizzazione di capitali non dichiarati al fisco italiano, detenuti nelle banche del Titano. Ma non è un fatto “automatico”, assicura il leader di maggioranza: “Ad oggi i crash test di Banca Centrale – sottolinea – non allarmano, ma mettono in evidenza possibili tensioni di liquidità”. Perciò, “può anche darsi – suggerisce – che non ci sia bisogno di mettere in campo nulla”. Non è neppure scontato, prosegue il segretario del Pdcs, che l’intervento italiano si configuri come prestito: “Ci possono essere varie ipotesi – si limiti a dire – cui ricorrere”. (…) La Serenissima