San Marino. Il Prof. Giuseppe Roberti conferma l’incontro a tre con il Commissario Buriani e Gabriele Gatti. Come scritto nella sentenza da un magistrato italiano

Riceviamo e pubblichiamo

Caro Antonio, (Fabbri, giornalista dell’Informazione ndr)

Vorrei solo farti notare che se un magistrato italiano giudica vere le mie affermazioni relative all’incontro fra Gatti, Roberti e Buriani non necessitano le tue riflessioni sulla restaurazione.

Se Roberti ha detto la verità, come risulta da quanto scritto dal magistrato ITALIANO, non servono molte chiacchiere per trarne le naturali conseguenze.

La restaurazione è già avvenuta, sono tornati padroni vecchie glorie e vecchi poteri economici. (…)

Io ho fatto più esposti nei quali denuncio certi comportamenti (inqualificabili) da parte di un magistrato (RSM). La mia verità non conviene a nessuno, ormai questo è chiaro.

Non conviene sapere chi sono i beneficiari del miliardario finanziamento alla politica, non conviene sapere quali magistrati erano fra gli amici che si incontravano nelle cene “goliardiche”e soprattutto non conviene a nessuno sapere se oltre a politici, magistrati fossero presenti anche imprese specializzate in restauri.

Ho capito che ogni volta che cerco di dire la verità la mia posizione giudiziaria si è aggravata.

Il conto Mazzini poteva essere propedeutico a rendere visibile tutto un periodo storico ma cosi non è stato, ma anzi è servito ad aprire una breccia nelle difese della sovranità della Repubblica e a sputtanarla su tutta la stampa italiana.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

Quanto a me ho deciso di non espormi più, di non parlare più e di chiudere questa pagina triste della mia vita. Insisto col ripetere che nessun Sammarinese ha perso un solo centesimo per quanto da me fatto.

Prof. Giuseppe Roberti”

 

Leggi la sentenza

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