Il progetto del polo museale nel centro storico di Tadao Ando è stato “sospeso per avere una valutazione più completa dell’intervento e delle necessità del sistema Paese”. Con queste parole il segretario di Stato al Turismo Teodoro Lonfernini ripone ufficialmente nel cassetto il piano del celebre architetto giapponese per la creazione di un nuovo spazio espositivo/museale nel cuore di San Marino. Le parole di Lonfernini seguono ai fatti.
L’8 aprile scorso infatti il Congresso di Stato ha revocato la propria precedente delibera del giugno 2013 con cui aveva di fatto liberato i propri locali di via Eugippo attualmente occupati da attività commerciali. Stando al progetto preliminare di Ando in quei locali sarebbero dovuti sorgere il bookshop del museo e il collegamento con le Cisterne del Pianello. Il piano prevedeva infatti che gli spazi espositivi occupassero i giardini dei Liburni, le logge della cava dei Balestrieri e le storiche cisterne sotto al Pianello. Secondo le indicazioni preliminari dello studio di Ando tutto il progetto sarebbe costato circa 10 milioni di euro e sarebbe potuto essere realizzato in un paio di anni.
Proprio il costo e l’ampiezza dell’impresa sono le motivazioni del fermo che il governo ha posto. Dire addio a Tadao Ando non vuol dire però rinunciare ad avere un nuovo museo. “Avere uno spazio museale è fondamentale – sottolinea il segretario – ma ci possono essere altri modi”. Quello a cui il governo sta pensando ora è di portare avanti l’idea utilizzando spazi già esistenti nel centro storico. Dove di preciso è ancora un mistero ma Lonfernini non può dilungarsi troppo. Con l’Ordine del giorno votato da maggioranza, Ps e Upr al termine del Consiglio di novembre 2013 il segretario ha infatti fissato delle date precise in cui avrebbe concluso o dato il via ai progetti legati al turismo. Stando al documento il governo deve, “entro il 30 giugno 2014”, dare esecutività “al progetto museale del Centro Storico, che rispetti le caratteristiche, le peculiarità e le specificità urbanistico- architettoniche esistenti e quelle che sono le reali capacità di espressione culturale e artistica del Paese, rendendo la Città di San Marino un “contenitore” a vocazione espositiva e museale, idoneo ad accogliere eventi e mostre di livello internazionale e dotato di spazi connotati da flessibilità di utilizzo tali da consentire di ospitare grandi e piccole esposizioni, raccolte storiche e artistiche nonché eventi di richiamo culturale”.
Oltre al polo museale l’Odg prevede diversi altri impegni, “di cui alcuni sono già stati realizzati – evidenzia il segretario – come il decreto sulle aperture serali dei negozi e sulla modifica dell’erogazione di contributi statali agli eventi organizzati da privati”. Ma tanto resta da fare, e in fretta. Entro il 30 giugno, quindi entro 40 giorni, la segreteria al Turismo deve: realizzare uno studio “per ripristinare e mettere in collegamento tra di loro percorsi naturalistici e sentieri al fine di creare una rete tra i nove Castelli” per sviluppare il turismo sportivo; avviare il progetto vincitore del bando di concorso per la riqualificazione della cava degli Umbri e cava Antica; individuare una nuova sede della Giochi del Titano nel centro storico. “Sono tutti progetti in corso” assicura Lonfernini che però su una cosa è già in ritardo: l’emissione del concorso di idee per la progettazione di un “parco a tema a carattere medievale”. Il segretario ammette che il progetto non c’è ma assicura di avere “altre idee in cantiere”.
Davide Giardi, La Tribuna