San Marino. Il Psd giura fedelta? al “Tavolo Riformista”.Marina Lazzarini invita ad entrare nell’area socialista chi vuol seriamente rifondare il Paese. L’intervista de La Tribuna

Marina LazzariniMarina Lazzarini invita ad entrare nell’area socialista chi vuol seriamente rifondare il Paese. “Disponibili ad alleanze con chi vuole il bene della Repubblica.

Politica in fibrillazione tanto che pare di essere gia? entrati nel lungo corridoio che porta alle elezioni tanto forte e? il profumo di campagna elettorale che, dopo i recenti episodi, anche di cronaca giudiziaria, si respira.

Esempio, qualche mal di pancia all’interno del Partito Socialista con alcuni dirigenti il cui amore per il garofano pare stia appassendo. Questo solo per citare l’ultimo passaggio, il piu? forte.

Comunque sia la politica e? in fermento anche se spesso si gioca a nascondino per non far comprendere appieno dove si voglia prima o poi sbarcare.

Il Psd, segretario Lazzarini, che percorso sta facendo e con quale compagnia?

“Non comprendo la domanda, come non capisco alcune illazioni che si discostano da quanto deciso dal mio partito fin dal settembre 2013, al Congresso, e ribadito nell’Assemblea del 25 marzo scorso. Sono scelte fatte alla luce del sole e che stiamo rispettando sia nei rapporti con le altre forze politiche, sia negli obiettivi che abbiamo prospettato ed illustrato ai nostri iscritti”.

Nella sostanza, cosa bolle nel- la vostra pentola, segretario?

“Un menu? molto semplice. Un’area di sinistra riformista attorno cui possono sedersi tutti quelli che amano il nostro Paese, che lo vogliono rinnovato, riformato in molte sue sfaccetatture”.

Possiamo definirlo un Paese piu? vivibile?

“E? quanto mi auguro. Non mi faccia dire cose che al momento non sono in cantiere. Se proprio insiste posso, pero?, spiegarmi meglio. Il Psd non esclude nessuno percorso dissimile da quanto gia? ribadito nel passato e mai smentito. Percorso, comunque, che non si discosti dall’area riformista. Un’area che non comprenda soltanto tutte le formazioni di matrice, appunto, socialista…”

... anche sociale, vuol dire segretario?

“Al Tavolo Riformista sono invitate pure tutte le sigle sociali o del volontariato che credono nelle riforme. Nessuna preclusione a priori. Tranne una: potra? sedersi al Tavolo Riformista solo chi veramente vuole una San Marino che si affacci al futuro, molto prossimo, con una immagine diversa”.

Ogni tanto tornano in ballo sigle nuove di cittadini che vogliono fare politica in diverso modo, ovviamente distante da quello fin qui praticato. Un segnale di malessere diffuso o solo stanchezza per vecchi metodi del fare, appunto, politica?

Una considerazione che il segretario Psd, Marina Lazzarini, tronca sul nascere. Non vuole entrare nel merito tanto e? convinta del proprio pensiero.

“Sono le persone che devono cambiare. I cittadini sono stanchi della solita minestra, di un metodo vecchio di rapportare istituzioni, gli stessi politici con il Paese reale, quello che quotidianamente fatica. Anche ad arrivare alla fine del mese”.

Un discorso facile a parole, non altrettanto nei fatti, segretario; il Psd con chi cerchera? di portarli a compimento?

“Ripeto le traiettorie che vogliamo compiere sono sempre quelle maturate al Congresso. Non sono i partiti che decideranno, ma le persone ed i contenuti delle proposte stesse. Saranno le idee, i metodi e gli obiettivi che si riusciranno a formalizzare che imposteranno le riforme necessarie al Paese”.

Una risposta piu? precisa, segretario: con chi avete in mente di operare?

“Con chi apprezza il lavoro del Tavolo Riformista. Non e? obbligatorio farne parte, ma condividerne le idee”.

Perche? ultimamente citate piu? Sinistra Unita di altri fomazioni?

“Forse perche? con loro ci sono maggiori affinita?. Comunque non e? discriminazione verso altre forze”.

Non le sembrano discorsi tipici per annunciare una possibile crisi politica?

“No, c’e? il bilancio da approvare, c’e? l’Iva da approvare. Ed ancora problematiche su lavoro, occupazione… Non dobbiamo dimenticarcene. Per il bene del Paese dobbiamo, tutti insieme, prima risolvere”.

La Tribuna