È quanto emerso dall’incontro svoltosi ieri (venerdì 11 novembre, ndr) tra il Partito dei Socialisti e Democratici e la CSU. Fatto il punto su quanto realizzato durante la legislatura uscente, dalla rappresentatività alla riforma tributaria, passando per la risoluzione di alcune crisi aziendali, e presentato il programma politico per la prossima. —
Un incontro proficuo quello svoltosi ieri tra il PSD e il mondo sindacale sammarinese riunito nella CSU, durante il quale è stata ribadita la centralità del confronto costante tra le parti, sempre perseguito dai Socialisti e Democratici. La componente del lavoro, è stato rilevato durante l’appuntamento cui hanno preso parte per il PSD Gerardo Giovagnoli, Iro Belluzzi, Milena Gasperoni e Daniela Berti, resta uno degli asset fondamentali anche nel programma che lo stesso PSD intende perseguire nella prossima legislatura, per la crescita economica della Repubblica e il consolidamento dei suoi equilibri sociali.
“L’incontro è stato utile per confrontarsi sul programma di coalizione e sui progetti che intende sviluppare il PSD – ha spiegato Iro Belluzzi – ed ha rappresentato anche l’occasione per compiere un consuntivo delle azioni da noi realizzate nella legislatura uscente, in vari ambiti, dalla rappresentatività alla riforma tributaria sino, sul fronte specifico del lavoro, alla significativa collaborazione tra le parti sociali anche in relazione alla risoluzione di alcune crisi aziendali”. Resta così, quella del confronto, la via migliore da seguire per il PSD, tanto che, ha spiegato ancora Belluzzi, “la prossima legislatura dovrebbe prevedere l’istituzione, su temi centrali come sviluppo, lavoro, istruzione, fiscalità, di un tavolo comune tra politica, associazioni datoriali e sindacato, che andrà sempre coinvolto nelle scelte strategiche del Paese”. Oggi, secondo Belluzzi, è necessario “creare nuovi posti di lavoro favorendo l’ampliamento dei mercati per le imprese e attraendo investimenti esterni, specie quelli ad alto valore aggiunto, capaci di sviluppare indotto di valore e determinare nuove prospettive per quei giovani che hanno investito sulla propria formazione e crescita professionale. Il welfare, dal canto suo, può essere mantenuto a livelli estesi solo se si producono le risorse per alimentarlo e si realizzano riforme che, come quella sulla previdenza, lo possano garantire nel tempo”. Sempre sul tema del welfare, è intervenuto Gerardo Giovagnoli, ricordando che “la peculiarità di San Marino risiede proprio nel suo welfare e nell’istruzione. Per preservarli occorre dare però impulso allo sviluppo economico, possibile grazie alla ricostituzione di precondizioni indispensabili, come l’uscita dall’isolamento internazionale”.
Un’esperienza costruttiva è stata inoltre, come ha spiegato Milena Gasperoni, la legge sulla rappresentatività, che ha avuto “il merito di offrire un governo alle relazioni fra le parti, trovando una sintesi percorribile nel rispetto dei reciproci diritti e nell’ambito del particolare contesto economico sociale”. Gasperoni ha poi sottolineato la necessità di un intervento immediato “sui meccanismi di incrocio tra domanda e offerta di lavoro” e di assegnare priorità all’approvazione della legge di riforma del mercato del lavoro “che potrà rimettere ordine, snellire procedure e restituire dinamismo”.
Daniela Berti ha infine focalizzato i passaggi importanti e gli impegni che attendono San Marino a livello internazionale, richiamando la necessità di un “maggiore e costante coinvolgimento, un vero e proprio cambio di sistema, necessario ad un Paese che vuole dialogare ed è capace di gestire la conflittualità interna”. Inoltre Berti ha sottolineato come “la costituzione del Tavolo Tecnico permanente per l’applicazione dell’Accordo contro le doppie imposizioni con l’Italia sia una opportunità che San Marino deve sapere coltivare e gestire al meglio”.
Apprezzamento è stato espresso da CSU per l’incontro e in particolare per la volontà del PSD di puntare su un metodo strutturato di confronto e sintesi in relazione alle scelte più importanti che dovranno essere effettuate per lo sviluppo della Repubblica.
